sabato 20 marzo 2010

Il senso di vuoto...

Negli ultimi giorni mi sono annoiata a morte, soprattutto di sera... Il Pc, che da anni è il mio passatempo preferito, il mio mezzo di comunicazione preferito, la mia distrazione continua, pareva non avere più alcuna attrattiva... Una noia mortale mi assaliva piano piano guardando le pagine che sono solita esplorare, i social network che frequento, msn e tutto il resto.
Stasera, mentre chattavo stancamente con alcune amiche, qualcosa ha squarciato il velo del mio limbo, e ho capito, improvvisamente, perchè mi annoiavo, anche se non è cambiato niente nelle mie abitudini internettare negli ultimi 6 mesi.
Da 5 giorni, manca qualcuno. E non mi manca psicologicamente, come poteva accadere fino ad un mese e mezzo fa con Tim, no no. Questa persona ha lasciato un vuoto nelle mie serate, rendendole pesanti e lunghissime. E' strano che non me ne sia accorta prima di stanotte, è strano che io non abbia capito quanto importante fosse parlare con questa persona fino ad adesso, adesso che non c'è e non so se tornerà. Ma non sono preoccupata di sapere se ci sarà ancora... sto solo prendendo atto del senso di vuoto effettivo che sento, che esiste, quel buco di due ore che ho vissuto in queste sere ogni volta che non c'è FISICAMENTE stato qualcuno qui a distrarmi: che fosse Annalisa o Michele, non importa. Ma, quando mi sono trovata da sola davanti a questo schermo, sentivo sempre un senso di disagio, che non riuscivo a capire da dove venisse... Ora lo so: Mi sono fatta addomesticare, senza nemmeno accorgermene. Ho passato le ultime 6 settimane a parlare, ridere, stupirmi dell'orario che si era fatto, insieme a questa persona. Ha riempito le mie giornate dedicandomi un'ora scarsa del proprio tempo, in media, quando capitavano le serate fortunate erano un paio d'ore, forse tre. Ma le informazioni che ci siamo passati, assieme al gran ridere, bastavano a riempirmi il cervello per le successive 23 ore...
E scopro improvvisamente anche la differenza tra le pippe mentali e l'assenza reale di qualcuno... Come poteva mancarmi qualcuno che non aveva mai fatto parte delle mie abitudini??? O meglio, qualcuno attorno al quale avevo costruito le mie abitudini, ma che non le aveva mai riempite con nulla se non col silenzio? L'amore obnubila (si dice così) il cervello, non c'è che dire!!!
E ora che non sono innamorata, ma in bilico sulla sottile linea rossa tra amicizia ed amore, aspettando di capire da che lato buttarmi, proprio ora sono costretta a fermarmi per un errore solo mio... come sempre, no!?
Nel mentre che aspetto, e prego che le mie serate si riempiano di nuovo, posso cercare di colmare le ore con altro... perchè questo vuoto reale è facilmente ovviabile, al contrario di quando ero convinta che la voragine che aveva provocato Tim fosse talmente profonda da non poterla chiudere. Il cervello... che mondo merDaviglioso.

giovedì 18 marzo 2010

Dichiarazioni d'amore...

Ciao a tutti e benritrovati,
oggi, guardando il calendario, mi sono più volte chiesta perchè il 18 di Marzo mi ricordasse qualcosa di importante... non ci ho messo molto a ricordarlo, visto che il 20 sarebbe stato il settimo anniversario col mio ex ragazzo: il 18, due giorni prima del mio fatidico sì, che mi avrebbe legata a lui per quasi 5 anni, ho ricevuto la "proposta" la "dichiarazione d'amore" che, a onor del vero, ormai non si porta quasi più. Peccato, perchè le dichiarazioni d'amore implicano un sentimento che è nato, sbocciato piano piano tra le pieghe di una conoscenza, di un'amicizia, qualcosa di prezioso che ci metti tempo a svelare. Niente, assolutamente niente a che vedere con i giochetti di Kiss & Tell a cui assisto sgomenta ogni giorno. E che sembrano regolare le vite di amiche e conoscenti, ma non la mia. Terrò scritto ragazza seria in fronte, ancora una volta. Anche se non sono più innamorata... e ora lo sapete anche voi. E mi voglio innamorare, di nuovo. Maaaa non andiamo off topic, in questo post si parla di dichiarazioni d'amore e quindi avanti tutta!!!
Vi farò una carrellata delle proposte di fidanzamento che ho ricevuto nella mia vita, quelle che mi ricordo, almeno... non so se ne ho avute altre che ho rimosso, ma se le ho rimosse vuol dire che non erano importanti!!!
La prima(da che ho il ciclo... prima ancora mi ricordo di aver detto di no ad un bimbo bellissimo che mi moriva dietro all'asilo LOL), e mi è sovvenuta alla mente solo oggi parlando con Giuseppe, l'ho avuta a circa 13 anni, era la mia festa di compleanno, avrei compiuto però i 13 qualche giorno dopo... avevo anticipato i festeggiamenti perchè i miei zii dovevano andare ad un matrimonio proprio il giorno del mio compleanno, e avevo fatto una festa a casa. Il soggetto che anelava il mio amore, tale Vincenzo, era un amico del mio adoratissimo compagno di banco, Ciro. Di lui mi ricordo il ciuffo di capelli lisci e castano chiaro portato in maniera che oggi chiameremmo Emo, i primi accenni di acne e il motorino ciao bianco scassato col quale usava venire a corteggiarmi insieme a Ciro. Ci eravamo conosciuti alla mia festa di compleanno l'anno prima, o forse ad una festa di carnevale che Ciro aveva dato l'anno prima, davvero non ricordo... ricordo solo che, il 3 dicembre del 1995, eravamo seduti sulla sponda del mio lettino, debitamente a distanza di sicurezza, chiusi dentro dagli amici che cercavano allo stesso tempo di origliare e di non farsi sentire, e che lui si è avvicinato dicendomi che era innamorato di me e che voleva stare con me... credo che avessi già detto a Ciro che non c'era storia, il suo amico non mi piaceva, ma gli uomini non capiscono mai!!! Non capiscono quando non desideri altro che un loro bacio, e non capiscono quando desideri che emigrino in Zambia piuttosto che stare con loro!!! Date loro un manuale per capire i segnali!!! Cmq... mentre mi diceva queste cose, osò mettere una mano sulla mia coscia destra, a malapena coperta da un collant marrone 20 den, visto che, per l'occasione, mia zia mi aveva costretta ad indossare un vestito di lana panna, marrone e blu che pungeva come niente al mondo...
Ho risposto all'invasione del mio spazio intimo, come si chiama in prossemica, come reagirei ancora adesso (ecco il perchè non vado in giro tocchicciando ed abbracciando e sbaciucchiando tutti: non voglio che lo si faccia a me!): presi una grossa pietra che avevo raccolto in Grecia 3 anni prima, e che usavo per spegnere la sveglia, il cui tasto aveva perso la molla, e gliela tirai sulla coscia!
Credo che il suo urlo si sentì in tutta la casa nonostante la musica, e i nostri amici accorsero in suo soccorso... Ma sapete cosa? Non mollò mica!!! Tanto perse le speranze quando io trovai un ragazzo... o meglio, quando io mi scocciai di stare dietro ad uno che non mi cagava proprio e mi misi col primo che mi capitò sotto mano... forse forse, col senno di poi, mi sarebbe convenuto Vincenzo: forse non mi avrebbe provocato il vomito al mio primo bacio!!!
Francesco, il tipo che mi ha fatto vomitare anche l'anima quando mi ha baciato la prima (ed unica, ovviamente) volta, non mi ricordo come mi chiese di stare insieme. Ma, visto che non ci siamo baciati se non tre giorni dopo, e l'ho lasciato dopo altri due, qualcosa deve avermi detto per convincermi. Più che altro, erano le mie amiche a premere perchè tutte avevano il ragazzo ed io no... il risultato è stato che dopo non ho baciato più nessuno per due anni, tanto del trauma... anche se, ad onor del vero, in quei due anni c'è stata una persona che avrei voluto baciare, una persona a cui avrei consacrato il mio cuore, la mia vita e tutto il mio amore. E che, come da copione, non mi ha voluto. E mi sono, anche quella volta, accontentata di quello che passava il convento, altro errore madornale nella mia vita!!! O___O
Ma, tra Francesco e la mia storia successiva, oltre al primo grandissimo vero amore non corrisposto della mia vita, c'è stata un'altra dichiarazione... la più plateale che abbia ricevuto, credo, visto che il ragazzo che me la fece, mio corteggiatore storico alle superiori, si inginocchiò nel bel mezzo della strada prendendomi la mano tra le sue e dicendomi che mi amava e che sarebbe stato con me tutta la vita, se solo avessi detto sì. Paolo, questo era il suo nome, che io consideravo un ottimo amico e che ha preso tutt'altra via poi nella sua vita, ebbe come risposta una sonora risata in faccia. E, ripensandoci, mi rendo conto di quanto io sia bastarda. Proprio come tutte le donne. Se gli uomini sono insicuri e diventano checche pur non essendolo nell'animo, credo proprio che sia colpa nostra.
Dopo di questa, venne direttamente quella di Giovanni. La prima andata a buon fine, a quanto pare. Non mi concedo facilmente, quindi che pretendo?
Ricordo che non me l'aspettavo per niente. Lui era totalmente invaghito di un'altra, o almeno io così credevo, e io fingevo di essere dispiaciuta per la mia storia finita con Fabio: in realtà, ero dispiaciuta dell'amicizia finita, con Fabio, e, se avessi potuto, sarei tornata indietro e non mi sarei mai messa a mischiare l'amicizia con l'ormone. Non fu una storia d'amore, la nostra. Per me era sperimentazione allo stato blando, per lui non lo so, ma so che era innamorato della mia migliore amica. E lei non l'ha mai voluto.
Tornando a Giovanni, quando mi scrisse su un bigliettino: ti devo parlare, devo dirti una cosa, credevo volesse dirmi di Anita, o che avessi fatto qualcosa che non gli andava a genio. Era troppo serio in quei giorni, magari era arrabbiato. Non voleva dirmelo di nessuna maniera, dopo, mi disse che me lo avrebbe detto dopo il compito di non mi ricordo quale materia... ah, giusto, per chi non lo sapesse, io e Giovanni eravamo in classe insieme alle superiori. A quell'epoca avevamo circa 16 anni, lui già compiuti e io da fare a dicembre. Lo tormentai, piena di ansia e curiosità, al punto tale che, quel 4 di novembre del 1998 (faccio paura con le date, lo so), mi disse, mentre percorrevamo il viale per uscire da scuola, ognuno col proprio zaino in spalla, io fissando lui e lui fissando i propri piedi che avanzavano, dopo un preambolo di cui non ricordo una parola, la frase che proprio non mi aspettavo, che suonò tipo così: "E' che io credo di starmi innamorando di te, ecco." Seguì una lunga disquisizione tra di noi su se dovessimo o meno metterci insieme... una volta, vedete, queste importanti decisioni si prendevano PRIMA di infilarsi lingue in gola, mani nelle mutande, e lasciare che i propri corpi si compenetrassero... quando arrivavi ad infilare lingue mani ed altro nell'altro, ed era un altro che amavi, e non una "pariatella", era perchè avevi intenzione di farlo per un lungo periodo di tempo... era perchè eri certo dei tuoi sentimenti nei confronti di quella persona. Di fatti, le due volte che ho avuto una storia iniziata senza una contrattazione iniziale, si sono rivelate essere puro ormone, o sesso, o come cavolo volete chiamarlo voi. L'amore è paziente e rispettoso, e ha quasi timore di esplodere nella fisicità che poi, naturalmente, comporta.
Chiamatemi bacchettona, se volete. Non me ne curerò di certo.
Fatto sta che per la dichiarazione successiva ho dovuto aspettare tanti anni. Anche se vale la pena dire che ho avuto una dichiarazione non detta da parte di un ragazzo che mi ha silenziosamente ammirato per anni, e al quale ho ripetutamente dato impliciti due di picche, anche se nessuno di noi si è mai realmente esposto con l'altro. Ma era evidente che lui mi volesse più bene che ad una semplice amica, era evidente la tensione tra di noi ed è stato sempre più evidente, nel corso degli anni, che lui abbia sempre avuto la sfortuna di capitare nella mia vita quando il mio cuore e il mio cervello non erano pronti per una storia d'amore come quella che lui avrebbe meritato, o erano impegnati a soffrire per qualcun altro, e lui non meritava di essere il tappabuchi di nessuno. Ringrazio ogni giorno questa persona per l'amore che mi ha dato in maniera incondizionata, perchè credo che sia per merito suo che poi sono riuscita ad amare Tim allo stesso modo: non impari mai niente senza avere davanti un esempio.
La dichiarazione successiva a Giovanni, e credo l'ultima che ho avuto, è stata quella di Francesco. Quella sì, me l'aspettavo. E non la volevo. Qualcosa dentro di me sapeva che non facevamo l'uno per l'altra, ma che ci volete fare? Quando ti innamori, credi di poter cambiare lo stato delle cose. Se l'era preparata, se l'era studiata, ne aveva parlato con tutti gli amici comuni e, d'altra parte, erano mesi che mi corteggiava, a modo suo. Quel suo modo goffo e impacciato di fare, che ha conservato in parte negli anni, ma che ha perso nella quasi totalità degli atti quotidiani nella sua trasformazione da ragazzo a uomo. Era il 18 Marzo 2003, quando, esasperato dalle strane attenzioni che Giorgio mi stava dando quel giorno (strane perchè Giorgio non ricambiava il mio interesse per lui, preferendomi la nostra collega Assunta... vorrei ancora adesso chiedere a Giorgio il perchè, visto che siamo stati cmq ottimi amici per tutto il tempo dell'università, poi), mi accompagnò a comprare una bottiglina d'acqua proprio per Giorgio e, sul ballatoio del primo piano dell'università, cercò di dirmi quello che provava per me, iniziando con "Io penso che tu ti sia accorta dei miei sentimenti nei tuoi confronti.." bloccandosi poi senza riuscire ad andare avanti. E, alla fine, non trovò niente di meglio da dire, o da fare, che prendere la mia mano ed appoggiarla sul suo petto, e dire, mentre gli arrossiva la punta delle orecchie:"Lo senti? Batte solo per te..." Ci credete che ho avuto il coraggio di tenerlo in sospeso per 48 ore, e che andai a parlargli con l'intenzione di dirgli che non era il caso che stessimo insieme, il giorno che poi ci siamo fidanzati? Sono proprio un'arpia, non c'è che dire!!!
Da allora, non ho + avuto dichiarazioni, nè proposte... non d'amore, almeno... di proposte di "accoppiamento" ne ho avute, inutile dire che le ho rifiutate tutte o quasi... ho avuto anche proposte più tranquille, come uscite e varie... ma l'amore, quello manca... il punto è che se mancano le affinità elettive, o l'attrazione immediata, per me sei out. E visto che io sono piuttosto difficile di gusti...
Vorrei a questo punto però, per par condicio, ricordare alcune delle MIE dichiarazioni d'amore... non ne ho fatte molte, sia beninteso, essendo io un'insicura di natura e temendo sempre il peggio, preferisco sempre non espormi... ma un paio me le ricordo, e quindi le riporterò.
La mia primissima è anche all'origine del mio odio per San Valentino, come molti di voi sapranno: Mia madre mi convinse a dare un bigliettino di San Valentino fatto da me, con un grosso cuore rosso disegnato al centro e la scritta, ovviamente in maiuscole, che erano le uniche lettere che conoscessi all'asilo (ed ero già avanti rispetto agli altri), "Vuoi essere il mio Valentino"... insieme alla letterina, diedi al bambino una barretta di kinder maxi. Mangiò la barretta e buttò via la letterina, senza nemmeno darmi un bacino o dire grazie. Credo che in quel momento ho capito che se corteggi un uomo ti tratterà come una pezza da piedi!!! Ciononostante, a 27 anni suonati non riesco a togliermi il vizio di avere attenzioni di qualsiasi tipo per l'oggetto del mio desiderio.
In terza media, mandai una lettera anonima ad un mio compagno di classe, dandogli però ovviamente tutti gli indizi per scoprire chi fossi... ricordo ancora l'imbarazzo totale quando i nostri compagni di classe mi sottoposero ad interrogatorio.... inutile dire che lui non mi ha mai cagata nemmeno di striscio...
Non ho mai dichiarato il mio amore al primo uomo che ho realmente amato, ci pensò il mio migliore amico a rompermi le uova nel paniere, e spesso penso che se si fosse stato zitto le cose sarebbero andate diversamente.
All'università, ho detto a Giorgio che mi piaceva nel bel mezzo di un litigio, gridandogli "Sei un cafone, e ho buttato 4 mesi della mia vita a stare appresso a te!!" mentre lui caracollava per le scale mandandomi a cagare.... credo sia stata la migliore in assoluto!!!
Non ho mai detto a Tim che lo amo, ops, amavo, e lo sapete. Non credo ce ne fosse bisogno... c'era scritto tra le righe di ogni singola cazzata che gli ho detto, c'era scritto nella mia devozione e nella mia costanza. Un giorno, sono ancora convinta che glielo dirò... Lo guarderò negli occhi, e gli dirò solo "Ti amo", in italiano, per giunta, come tutti gli oggetti delle mie email in questi due anni.
Per adesso... attendo la prossima dichiarazione d'amore... sperando di poterla accogliere nella mia vita con un sorriso, e di non doverla respingere invece con un calcio in culo.
E se vi state chiedendo se me l'aspetto da qualcuno, o se c'è qualcuno da cui vorrei averla... bè, la risposta è proprio SI'. Con l'accento sulla i.

martedì 2 marzo 2010

Inconcludenza.

Ciao a tutti e benritrovati
ho rimandato per giorni e giorni la scrittura sul blog, e non solo. Tra le cose che avevo da fare, e le cose che mi sono scocciata di fare, se n'è passato tutto il mese di febbraio... e l'unico aggettivo che come al solito mi viene in mente, ma anche l'unico sostantivo, diciamo che l'unico concetto che riesco ad elaborare in questo momento è l'inconcludenza.
E' così difficile che io riesca a finire quello che inizio? A quanto pare si, e quando non sono io direttamente, capita qualcosa che me l'impedisce. Chissà se riuscirò a morire, prima o poi, non vorrei essere un highlander, e non riuscire a finire di vegetare, visto che non vivo mica.
Se avessi scritto questo post ieri, sarebbe stata tutta un'altra storia. Sarei stata positiva, propositiva e iperattiva... sarei stata la Super Maggie che ha passato il colloquio alla Ryanair, e non quella che ha scoperto di non poter seguire il corso perchè non può fare nemmeno mezza giornata d'assenza, e dovrebbe laurearsi... non sarebbe quella che ha paura di perdere filippo e il panaro, perchè sono indietro con la tesi come al solito, non ho fatto un cazzo, come sempre, ho 48 ore di tempo e non so da dove iniziare. E sono sicura che slitterà la laurea, non farò il corso, e non cambierà niente.
Per 3 stupidi giorni ho visto la mia vita girare... e invece no... è sempre lo stesso... ed è solo colpa mia. Forse farei bene a fare come una persona di mia conoscenza, fingere di essermi laureata, fare altro e poi quando sarà, dare la tesi in segreto... Le aspettative altrui sono state la cosa peggiore in tutti questi anni di fuoricorso... e questa laurea di cui non mi frega un cazzo è un incubo da cui non riesco ad uscire, perchè temo un incubo peggiore dopo. E no, non tornerò dall'analista per superare il blocco.
Fino a stamane ero orgogliosa di me stessa, del fatto che per superare il colloquio erano state utili e necessarie tutte le cose che per mio zio sono sempre state inutili: studiare comunicazione, viaggiare, aver fatto l'animatrice per anni e perfino il negozio di mia cugina.
Oltre al mio inglese, ovvio.
Fino a stamane pensavo che tra due mesi avrei preso la valigia e sarei andata via... per 6 mesi, ma via. Via da qui, via dalla mia vita, pronta ad iniziarne una nuova. E invece no... il massimo che mi potrò permettere, se riesco a riprendermi in tempo, e se mi prendono, sn 3 mesi ad impazzire in un villaggio vacanze valtur.
che culo. e io che morivo dalla voglia di imparare a camminare nel fuoco.
Sono una stupida, in tutto. una stupida perchè per un mese non ho fatto un cazzo della tesi, perchè quando poi dovevo e volevo farlo sono usciti un milione di problemi burocratici e medici per mia mamma, quasi a validare la profezia autoavverantesi che tanto mi spaventa: finirai qualcosa, morirà qualcuno. Finirai un corso di studi, morirà qualcuno.
Una stupida perchè per non essermi laureata duemila anni fa ora non posso lavorare e andarmene... sono così tentata di fare la rinuncia agli studi, che voi non avete idea. E non importa se ho fatto 33 esami e mezza tesi... voglio finirla in qualche modo, non ne posso +.
 
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