Il 7 Dicembre del 2007 lo ricorderò come il giorno + lungo della mia vita.
E' iniziato a mezzanotte nella metropolitana di Londra, sotto la stazione, mentre filmavamo dei topi che sui binari si trascinavano una confezione di un panino, e mentre, deluse dal non aver incontrato i Take, mangiavamo i cioccolatini destinati a loro, quasi in lacrime, sedute in un vagone semivuoto.
E dicevamo: Gary, ce li siamo mangiati noi! Quasi per dispetto.
E' continuato con una notte insonne, io e Mark, come sempre... La risoluzione di prendere in mano il quaderno e scrivere di nuovo, dopo anni, quelle due parole: caro diario... come dire: Cara Me Stessa... E scrivere, scrivere per ore, e poi addormentarmi tranquilla, anche se per poco e anche se con difficoltà, perchè la Ale russa e bisogna dirlo!
Svegliarsi con la voglia di vivere fin sui capelli, sapere nel mio cuore che lo avrei visto, cambiare i programmi per la giornata proprio in virtù di quella sensazione. E non mi sbagliavo.
Dovevamo andare a Oxford Circus, girare per la zona uno. Ma dopo colazione dico ad Ale che no, andremo a Westmister, per essere + vicini all'O2. Mando un sms ad Ilaria per dirle di raggiungerci là....
Ancora metropolitana. La metro di Londra è il modo + facile di prendere la bronchite: dentro un caldo di pazzi, i caraibi, poi esci fuori e sembra il video di Babe, quando Mark sta sul lungofiume e c'è un cazzo di vento e si alza il bavero!! Se non avete presente, cercatelo su youtube e saprete com'era uscire dal metrò!
Usciamo dalla metropolitana, e mi trovo davanti il Big Ben. Il momento più bello della mia intera vita.
Non sapevo che lo avrei trovato subito davanti a me, così vicino. Ho iniziato a piangere. Di gioia, anche se c'è chi ha detto che era la sindrome di Stendhal!! uhuhhu! Piangevo e piangevo, e nonostante non potessi, ho chiamato Annalisa per dirglielo.
Lo guardavo e piangevo... E chi mi sta leggendo penserà che sono pazza... ma ero invece solo tanto felice, come non lo ero stata per anni!
Quando finalmente mi sono calmata, sono riuscita a comprare delle cartoline per Alessandra, il pranzo, e ci siamo dirette verso l'abbazia... bellissima anche lei!
A fine visita, era mezzogiorno, il Big Ben ha suonato... ed ecco che mi sciolgo in lacrime a sentire la musichetta che è stata la prima cosa che abbia mai suonato su una tastiera nella mia vita. Avevo 7 anni, e non sapendo leggere il pentagramma mentre suonavo, l'avevo imparata a memoria. Suono sempre a orecchio... ma quelle note non le ho scordate più... la fa sol do P do sol la fa P la fa sol do P do sol fa... dovrebbe essere così. E da allora, Londra mi è entrata nel cuore.
E ora ero lì... ancora poche lacrime, e poi eccoci nella metro, direzione North Greenwich.
Ho un appuntamento con Mark, anche se lui non lo sa!
Mangiamo nella stazione di North G., sotto degli altoparlanti che a cadenza regolare non fanno altro che dirci la strada che dobbiamo fare per andare all'O2... Ma che ci stanno cacciando?? Volevamo farci la foto sotto al cartellone gigante con la faccia dei Take, ma desistiamo per non fare figuracce!!
Giriamo fuori e dentro l'O2, alla ricerca di un posto che ci paia un attracco... a un certo punto ho un momento di sconforto, credo che non lo vedrò, che non riuscirò mai a dargli il pacchetto... Mi sento una scema a fare tutto questo mentre potrei starmene in giro a vedere la mia città del Cuore, e invece sto ad aspettare, anzi, a cercare, delle persone che di me non se ne fregano un cavolo!
Ale riesce in qualche modo a consolarmi, e usciamo a prendere una boccata d'aria.
Arriviamo al molo dove attraccano i traghetti... vediamo due ragazze ferme lì, che ci sembrano proprio delle Thatters... sono inglesi, e all'inizio ci osserviamo con circospezione... secondo me cercavano di capire se ero una connazionale!! ahah
Alla fine arriva la guardia e ci dice se ci possiamo spostare un po' più a destra, perchè stanno arrivando i Take That...cazzo mi stava prendendo un colpo! Ancora una volta a caso nel posto giusto! Arriva ancora un'altra fan, siamo solo in 5... ma tutte a me ste situazioni in cui non c'è nessuno?
Mi guardo intorno incredula... com'è possibile che, pur sapendo dove arrivano, è di dominio pubblico che arrivano via fiume, siamo solo in 5? che civiltà questi inglesi!!! o che indifferenza...
Iniziamo a fare conoscenza con le ragazze... ecco che vediamo lo Yacht attraccare... Alessandra dice ma non sono loro. e io: sì che sono loro. Battibecchiamo fino a che anche lei non riconosce Mark, che sta in pole position, e grida: uddio!
Sono sempre più vicini, camminano velocemente sulla passerella. Vedo Mark avvicinarsi, e mi pare un video... oh no, non di nuovo!!
Accendo la macchina per riprenderlo, ma ho ripreso le transenne, e poi quando lui ha iniziato a parlare... ho spento, mi pareva di vederlo su youtube e invece lo avevo davanti!! E volevo ascoltarlo in diretta, non in differita!
Ha sorriso, detto che faceva freddo e ci ha augurato buon pomeriggio.
Howard ci saluta e sorride. Jason viene fermato dalle fan. Ale sta svenendo, credo, mentre io mi giro alla ricerca di Gary, che ancora una volta non c'è.
Mi giro intorno, e nel mio campo visivo entra la mia mano sinistra, in cui stringo una busta, da cui spunta un lembo giallo... CAZZO IL PACCHETTO!!!
E, per la prima volta nella mia vita, sono corsa dietro a un uomo( e che uomo, diciamolo!)!!!
Se lo avessi chiamato, si sarebbe girato, ma anche stavolta, come a Bologna, le 4 lettere mi sono rimaste in gola. Quando sono arrivata al van, le guardie del corpo mi hanno allontanata... e ho preferito andare via senza fare scene stupide.
Altre ragazze, non italiane, stavano gridando di gioia... io mi sono sentita abbastanza idiota per essere rimasta ancora una volta col pacchetto in mano, e, lo devo dire, quando sono andati tutti via, l'ho preso a calci!! Ma era me che avrei voluto prendere a calcioni nel sedere!
Ora c'era il problema di dirlo ad Ilaria. Proprio mentre Mark mi passava davanti, il mio cell mi aveva segnalato un messaggio (meno male che non ha chiamato, sarebbe partita Gravity!!!) in cui lei mi diceva che stava prendendo ora la metro.
Aspettiamo Ilaria sedute all'ingresso dell'O2... quando arriva è stravolta, e ci chiede: mica sono già passati?
Le faccio cenno di sì con la testa e lei inizia a piangere.
Non è per loro che sta piangendo, lo so.
La abbraccio e cerco di consolarla. Ed è stato in questo momento che Alessandra si è iniziata a sentire un po' esclusa, immagino, una cosa che ci ha fatto leggermente pesare per tutto il tempo restante... Ma non si può pretendere di entrare subito tra due persone che hanno già un vissuto in comune!
Ilaria continua a piangere, alla fine riesco a convincerla che deve lasciare il lavoro, che non c'è problema, la aiuto io.
Andiamo al centro, di nuovo. Ilaria dà le dimissioni dal ristorante, e poi iniziamo a girare per Londra. Mi porta a Trafalgar Square... dove resto delusa dall'albero di Natale! Pensavo fosse ancora + grande... uhuhuh
Tutte le strade che ho fatto erano meravigliose, Londra è meravigliosa, l'Inghilterra è meravigliosa, la lingua Inglese è meravigliosa, gli Inglesi pure... e che Dio salvi la regina!!!
O salvi me da questo delirio anglofilo di cui sono vittima da quando avevo 7 anni e facevo la maestra nella recita d'inglese di fine anno, e dovevo gridare a Roberto Arpaia: "Go Out Tom, and Tomorrow you' ll come with your parents!!"
Mark e i Take That alla fine hanno solo peggiorato la situazione!
Poi ci separiamo, io e Ale torniamo in Hotel mentre lei va da Egle, una sua amica in difficoltà.
Eccoci di nuovo alle prese con il tè e il bollitore! Stavolta pare andare meglio, anche il tè fa meno schifo, ma il latte puzza uguale!Voglio il limone!
Riscendiamo ben presto, abbiamo appuntamento alle 22 con Ilaria e Kiki.
Non abbiamo mangiato niente, perchè avevamo mangiato il gelato a Trafalgar (un'italiana che mangia un gelato artigianale italiano a Londra pagandolo 3 sterline e mezzo! Da pazzi, l'ho fatto solo per Ilaria che stava molto giù!), e siamo scese di nuovo.
Anche stavolta alle 23 eravamo all'hotel. Ed eravamo decise a tornare a casa a piedi, quando e se fosse stato necessario.
Arrivano, dopo poco, due ragazze spagnole, Rocìo ed Eva, e sono loro a portarci finalmente sul molo!!
Ecco perchè la sera prima non li avevamo beccati: tornano anche via fiume!
La serata se ne va tutta nel cazzeggio totale... stiamo scleratissime, fa un freddo cane... Kiki è nervosissima, lei non li ha mai visti da vicino, e nemmeno Eva.
Siamo stanchissime, io soprattutto, non ho dormito la notte precedente.
Passa un guardiano, ci dice che di solito arrivano alle 24... ci indica anche casa di Robbie... Ma dico io, 'sti guardiani sono scemi? Se lo sapesse Robbie, lo denuncerebbe!
Sono mezzanotte meno dieci... poi mezzanotte... la mezza... il freddo è assurdo, io non mi sento più i piedi, l'umidità mi è entrata nella gamba, che ora sento bloccata e mi fa male...
Quando vediamo lo yacht è ormai l'una.
Kiki dice non sono loro non sono loro... MA LO TENETE A VIZIO? Volete o non volete che siano loro? uhuhuhuh
e io: guarda, la barca è quella.
Vediamo arrivare Gary. Oddio Gary Barlow è davanti a me!!! Esiste!!
è sulla passerella e iniziamo a chiamarlo piano. Non capisce da dove lo stiamo chiamando, e si gira intorno spaesato!!!
Povero doveva essere stanchissimo, finalmente ci ha visto e ci saluta: "Hi Girls!". Pare stravolto e lo lasciamo andare... ma io volevo abbracciarlo!! Un giorno abbraccerò Gary e dirò grazie anche a lui.
Howard ci guarda e fa: "It's very cold tonight!!" E Ilaria gli risponde qualcosa del tipo:"Not that much!" Lui ride e fa :"Don't you go to bed?" e io (cazzo, ho risposto ad Howard!!me ne rendo conto solo ora!!) "No, not yet!!!" ride e se ne va... camminava come se avesse una m****a in c**o!!! uhuhuhuh!
Arriva Jay... ci saluta e ci schiatta a ridere in faccia... almeno secondo Ilaria.
Viene assalito dalle fan inglesi che aspettavano un po' + avanti di noi. Guardo sconsolata il guardiano che chiude il cancello sulla passarella... Mark non c'è...
Resto per un po' a guardare lo yacht fermo... ora sì che mi sento una deficente totale. Voglio buttare il pacchetto nel Tamigi, ma Ale mi ferma e se lo prende lei.
Ci incamminiamo tutte verso Jason che sta ancora parlando con altre fan. Sono abbastanza abbattuta, e quasi non ascolto Ilaria che mi dice di attirare l'attenzione di Jay. Continuo a dirle di parlargli... e intanto mi chiedo dove sia Mark. Camminiamo dietro Jason, tutte in silenzio, ascoltando lui che parla del concerto con una ragazza inglese. Dico a Ilaria che sembriamo gli Apostoli dietro Gesù... Parola di Jay!!
No, questa non me la doveva fare.
Jason si ferma all'ingresso posteriore dell'Hotel, davanti a lui c'è ancora Howie, gli auguriamo la buonanotte.
Jay si intrattiene ancora con noi, ma ecco che una delle due ragazze spagnole, nonostante avessimo detto loro di non farlo, caccia la macchina fotografica e gli chiede una foto.
La prima è OK, ma alla seconda Jason inizia a stufarsi... gli si legge in faccia.
Ed ecco che Kiki ne approfitta per farsi baciare!!! E pensare che lei era quella che non li aveva mai visti!
MARPIONA KIKILLA!!!
Ci incamminiamo verso l'ingresso principale, ormai convinte di poter iniziare a pensare a un modo per tornare a casa, io resto un po' indietro a causa della gamba che mi fa male, quando Kiki dice: è Mark! Io e Ilaria pensiamo all'unisono: ma dove? Era talmente ricoperto di fan, che essendo lui bassino, non lo si vedeva!
Alessandra fa una corsa in avanti, io non avrei mai potuto, sia per la gamba, sia perchè le scene da isterica non mi piacciono.
Avvicinandomi, vedo finalmente Mark. Ha evidentemente bevuto. Sul momento non ci ho dato peso, ma ora ripensandoci, la cosa mi preoccupa. In ogni caso sta parlando con le fan, barcolla, tiene una sigaretta di traverso in bocca e continua a bere da un bicchiere vuoto, che conteneva probabilmente champagne, vista la forma.
Mi tengo a distanza, sia perchè sono imbambolata come al solito, sia per la mia naturale diffidenza per le persone che hanno bevuto.
Kiki gli chiede un bacio, lui le porge la guancia indicandogliela con un dito. Sempre MARPIONA KIKILLA IN ACTION!!
Ed ecco che le ragazze impazziscono, tutte vogliono baciare Mark, ovviamente, e si crea un piccolo putiferio, sicchè mi trovo ancora + indietro. Non so che mi passava in mente in quel momento... No, non potevo avere paura di lui solo perchè aveva bevuto un po'... un bel po'... Cmq faccio qualche passo in avanti, ero lì e vedo Alessandra... dargli il MIO PACCHETTO!!Gli ha detto che era da parte dello YPC e lui ha teso l'orecchio per ascoltarla... le è andato vicinissimo! In quel momento mi sono svegliata... mi è ribollito il sangue nelle vene, per la rabbia!! Ma sono stata calma ad osservare la sua reazione. Ha ringraziato, aperto la busta e visto il pacchetto giallo. Almeno era nelle sue mani, ora.
Ha alzato lo sguardo e si è guardato intorno... nel frattempo altre fan continuavano a stampargli baci in faccia.
Io lo guardavo, e all'improvviso paf! Ho incrociato il suo sguardo. Ed è successo di nuovo.
E' venuto da me... ha scansato due ragazze che mi erano davanti, e che aspettavano il loro turno per baciarlo.
Mi ha detto: "Ciao My Friend!" E... mi ha baciata! Diciamo però che la sua traiettoria era un po' frontale... Io, che non stavo dormendo+, mi ero preparata per la guancia... sicchè alla fine ci siamo incontrati nello spazio tra la guancia dx e le labbra... In quel momento è successo come nel primo cap del mio romanzo... si è dissolto tutto intorno, era uno sfondo scuro, vedevo e sentivo solo me e lui, come se non ci fosse nessuno... dal momento in cui ci siamo guardati, fino a che il mondo non è rientrato di forza nella mia percezione.
Gli ho detto ciao, ma ero sconvolta... come faceva a sapere che ero Italiana? non avevo detto una parola in sua presenza!
Unica soluzione: si ricordava da Bologna!!!
Ci siamo scambiati qualche parola, del tipo: Are you ok? sì e poi è arrivata la solita spagnola con la macchinetta fotografica, che mi ha riportato a Chelsea Harbour.
Perchè quasi credevo di essere Mark Payne davanti a Mary, nel mio romanzo, quando se la trova davanti e lei lo tira per mano a ballare...
Mark si è negato allo scatto, ovviamente... ma che fan sono queste che non sanno che quando bevono e fumano non si fanno fotografare?
Dopo ha detto che doveva andare via, doveva incontrare degli amici(ovvero gli altri lads... Mark quando beve si scorda di essere un Take... una volta a delle ragazze si è presentato: Hi I'm Mark... uhuhuhuh) , ma prima di congedarsi mi ha guardata, ha fatto un piccolo inchino e ha detto:"good night! See You soon"
e io: "See you tomorrow!" le altre devono aver risposto anche loro, ma io continuavo a guardare il cappuccio della magliettina a righe che si allontanava... e ho pensato che era dimagrito ancora rispetto a Bologna, e che la maglia avrei dovuto prenderla S e non M!!!
Dopo è stato lo sclero totale.
Non riuscivamo a credere a quello che era successo. Ero felice, di nuovo, per la seconda volta nella stessa giornata.
C'era un ponte poco lontano dall'Hotel... su quel ponte Ilaria si è inginocchiata gridando: Ho baciato Mark Owen!! io le sono saltata al collo e siamo cadute per terra, e abbiamo fatto il ponte rotolando e ridendo...
Tornare bambine, essere donne... saper fare entrambe le cose significa crescere.
Kiki e Ale erano stravolte peggio di noi... ma noi davamo di matto di più!!!
Aspettavamo Anja senza sapere che lei era già nell'Hotel dei lads, abbiamo iniziato a fare le imitazioni dei take...
Mark era quello che ci veniva meglio, ovviamente, e anche quello più divertente!!
Dopo qualche ora, abbiamo preso un taxi fino a victoria e poi un bus notturno per casa di Ilaria, non prima di aver comprato della cioccolata e preso un tè caldo.
Il bus ci ha messo un'ora per portarci a destinazione, e abbiamo varcato la soglia di casa di Ilaria alle 5 del mattino passate!
Ci siamo spogliate di tutto tranne che dell'intimo, e ci siamo fatte delle foto assurde con i cd dei take infilati in posti che è meglio non dire!!! ahahahahahahaha ma che state pensando?? Li avevamo nei reggiseni!!
Alla fine ci siamo messe sotto il piumone e ci siamo abbracciate. Io e Ilaria eravamo in mezzo, Kiki davanti a Ila e Ale dietro di me. Con la gamba riuscivo a stringere Ilaria e Kiki insieme. Vorrei poterle stringere sempre, e proteggerle da loro stesse.
Eravamo stanche, allucinate e stravolte. Ma felici, una volta tanto anche noi.
E mentre le altre si addormentavano, tutte e 3, sussurrando di tanto in tanto: "ho baciato Mark Owen", io pensavo: "Mark Owen mi ha baciata".