sabato 7 febbraio 2009

Late at night... or early in the morning...

Ciao a tutti,
credo siano al'incirca le 4 e mezza del mattino... dico credo perchè il mio pc è rimasto fermo all'orario di domenica scorsa quando si è scaricata la batteria, e quindi non posso esserne certa, non avendo l'orologio al polso...
So che mi sono alzata dal letto alle 4, dopo aver passato qualche minuto a rigirarmi con gli occhi spalancati, dopo sole due ore che ero nel letto... erano secoli che non mi succedeva, l'ultima volta ero in una stanza di Londra, con Alessandra che russava, Mark nelle orecchie e una penna in mano.
Ora ho il pc, e che ben venga, perchè sono a luce spenta e da fuori non viene abbastanza luce per scrivere a mano...
Sono venuta nel soggiorno, nello sforzo di non svegliare Chiara che dorme in camera mia... sono senza ciabatte e i piedi si stanno iniziando a congelare, ho spalancato la finestra nel tentativo di riprendermi dalla nausea, e di sentire il flebile profumo di mimosa che viene dallo scherzo della natura ribellatasi a mio zio... l'anno scorso di questi tempi era uno spruoccolo, ora è un bell'albero alto, e il vento della notte accarezza la sua chioma... ne è cresciuto anche un'altro vicino, di arbusto, anch'esso coi primi pallini gialli in bella mostra... e sono grata alla natura che, oltre a scherzi ingrati, fa anche questo.
Dalla mia casella di libero, una pubblicità di una qualche chat di appuntamenti mi chiede se sono libera a San Valentino... no mi spiace sono occupata, sono a Crema dalla mia amica, sono in Sos Maggie pronta risposta...
Un anno e due mesi fa era quel giorno in cui, insonne per l'emozione, mi giravo e rigiravo nel mio letto di un hotel a Gants Hill... tante cose sono cambiate da allora, anche se a volte non mi pare vero... E come vorrei che non fossero cambiate, perchè, oddio forse mi sto facendo veramente vecchia, ma si stava meglio quando si stava peggio.
Stavo meglio quando portavo la taglia 54, ma l'amore era qualcosa di lontano da me, liberatami dalla storia con Francesco e protesa a vivere di sogni... lo sono ancora, ma quando il sogno ti si infrange tra le mani e non puoi farci niente, bè, credo sia la cosa peggiore di questo mondo.
Cosa darei per essere di nuovo a Londra, insonne, e pensare che sono sotto lo stesso cielo di Mark, e non di qualcun altro che mi spezza il cuore senza nemmeno saperlo, e senza averne colpa... non intenzionale, almeno.
Quando credevo ancora che vedermi con gli occhi di Mark Owen fosse stata la cosa + fantastica del mondo, e che mi avrebbe dato la forza per sempre... non me l'ha data, e ancora peggio nel momento in cui ho desiderato disperatamente di essere guardata da qualcun altro... che non può guardarmi come vorrei, ma intanto il guaio è fatto...
Certe cose uno te le dovrebbe dire quando si presenta... la prima volta che ti vede...
C'era qualcosa che non quadrava, e ho passato mesi a domandarmi cosa fosse... ora che lo so, tutto si incastra perfettamente, come i pezzi dei puzzle che tanto amavo fare da bambina, e che ora non faccio + perchè altrimenti mi azzecco, come su tutte le cose, e sono capace di non muovermi dal tavolo finchè non ho finito, scervellandomi e perdendo il tempo che dovrei usare per fare altro di + urgente...
E' strano scoprire questa cosa poco prima di andare dal professore... come se il solito destino di merda mi voglia impedire di fare quello che devo, che voglio fare, togliendomi la voglia di studiare, il sonno, la forza di volontà... togliendomi uno dei motivi principali per cui mi voglio laureare...
E invece no. Stavolta non ci riuscirai, destino di merda. Stavolta vinco io, costi quel che costi.
Perchè sto male, si, e sono confusa, certo, e non so che fare, ovvio. Perchè l'amore non si spegne, perchè l'amore non finisce quando vuoi che finisca, perchè l'amore è dolore... Sarebbe bello trovare l'interruttore e spegnere il cuore... ma poi? Cosa ne sarebbe di tutto l'affetto che provo per i miei amici, il mio gatto, e, nonostante tutto, la mia famiglia?
Meglio sopportare questa punta di dolore... che ora è grande, ma man mano si farà sempre + piccola... e non ho intenzione di impazzire dal dolore, appunto, e lasciare indietro i miei obiettivi... proprio ora che lo stavo facendo, senza dire niente a nessuno.
Sono le 5 del mattino e lui dorme abbracciato a chissà chi, chissà dove... non lo voglio sapere, perchè mi fa male, perchè per mesi l'ho immaginato abbracciato a me, da stupida che ero. E che sono.
Probabilmente chi non dorme è Mark, perchè si sa che lui non dorme mai di notte... lui, che come un angelo custode è sempre qui con me e per me... Ma Mark, lasciatelo dire... stavolta mi hai fatto pagare un prezzo troppo alto... Perchè non mi meritavo anche questo, no davvero!
Le persone entrano nella nostra vita per un motivo, ne sono sicura... ma non capisco questo risvolto strano che la situazione ha preso, nè perchè è venuto fuori solo adesso.
Sono innamorata di qualcuno che non può amarmi, e non potrà farlo mai. Che strano fa pensare che sono impotente rispetto a un difetto di fabbrica messo da Dio, in cui sono incappata per colpa di chi?
Vorrei solo riuscire a piangere, ma mi riesce tanto difficile ultimamente... prima o poi mi verrà la sindrome premestruale, e piangerò anche per questo... A volte serve a qualcosa, essere donna.
E a volte non basta, o non è assolutamente vantaggioso.
Lavorerò, qualche cosa farò... piangerò... oh si, e canterò, e scriverò, finchè tutto questo non sarà fuori da me... non ho bisogno di scuse per vivere, ormai.
Ma non riesco ancora a pensare che non sarai coprotagonista della mia vita nemmeno per un istante... Ti avrò lì, insieme a tutti gli altri, forse per un altro giorno, un altro mese, un altro anno. Forse per la vita. Ma mai, mai mio. Perchè l'amore non può niente contro gli scherzi della natura, e di Dio.
Ti amo, e sarà l'unica volta che te lo scrivo, anche se non lo leggerai mai, e se lo leggerai non saprai che sto parlando di te.
E da questo momento ritorniamo con gli occhi in questa merdaviglia di mondo, e con il cervello a cercare rifugio nei miei romanzi. Forse lì le cose andranno diversamente, per i miei personaggi che somigliano tanto a noi.

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