E' così che mi sento, da mesi credo.
Sono depressa, e sono in pigiama esattamente da ieri alle 24... Non sento il mio ragazzo da stammattina alle 7, è andato a fare un giorno di prova in un nuovo lavoro (dove sinceramente spero che lo prendano), aspettavo che mi chiamasse nella pausa per il pranzo, ma non si è fatto proprio sentire... ormai stiamo insieme giusto così, per avere qualcuno da tormentare o che ci ascolti quando stiamo giù. Le cose non ce le raccontiamo +, al telefono parliamo a stento, da vicino ci vediamo meno che mai... altre cose non ne facciamo proprio +.
Non sono nemmeno + sicura del corso di studi che ho intrapreso, anche questo da mesi, il fatto che nn si trovi lavoro, i commenti dei miei familiari sull'inutilità dello stesso, la mia incapacità di mettere in pratica quello che ho studiato per anni, mi danno i brividi.
Mi sono iscritta a Scienze della Comunicazione perchè alle superiori qualcuno mi aveva detto che sapevo scrivere... e in effetti per circa tutta la mia vita pre-universitaria non ho fatto altro, ho scritto... scritto e letto a bizzeffe, tanto è vero che i miei libri nella stanza non ci entrano +, e alcuni li ho dovuti anche portare giù, nella casa-deposito che è diventata la casa dei miei genitori... che merda.
Bene, volevo fare la scrittrice.... però ben pensai che i libri non sempre danno da mangiare, e così pensai di fare la giornalista(tra l'altro avevo scritto qcs per il giornalino della scuola, partecipato al concorso cartabianca 2 volte, e partecipato alla redazione di un mensile per 6 numeri).
Arrivata all'università, come per magia ho perso l'abitudine di scrivere... almeno come scrivevo prima. Ho smesso di scrivere il diario, ho smesso di scrivere tutto quello che non riguardasse lo studio.
Così pensai bene, vista la mia passione per le lingue e per i viaggi, di fare la reporter, l'inviata speciale o non so che...
Ed ecco che, dopo un anno di felici sogni di me che scappo dalle bombe in diretta su qualche Tv importante, mi capita Francesco tra capo e collo, mi innamoro come una pera cotta, decido che è l'uomo della mia vita (ah, se avessi saputo come saremmo finiti dopo soli 4 anni!!!) e, piano piano, senza manco accorgermene, il sogno dell'inviata scompare dalla mia vita, e al terzo anno scelgo di fare comunicazione d'impresa, illusa che sarei diventata come la Paltrow in sliding doors, quando tutta sexi con le roselline nei capelli inaugura il ristorante.
Poi a un certo punto ti rendi conto che:
a- l'università è tutto fumo e niente arrosto, e per trovare un lavoro decente qua ci vuole esperienza, che tu non avrai prima di aver studiato ancora come un ossesso per un numero imprecisato di anni.
b- il tuo ragazzo forse non è l'uomo della tua vita, visto che non condividete quasi niente, a te piace viaggiare e lui è indifferente ai viaggi, tu ti vuoi divertire e lui pensa sempre e solo al dovere, tu te ne freghi dei soldi e lui pensa solo a quelli... E poi tu sei chiatta e lui ti immagina secca! Inizi a capire che alla fine hai sacrificato la tua vita per una famiglia che volevi, ma che forse non costruirai cn qst persona!!
c- Per una serie imprecisata di motivi sei fuoricorso, tutti si laureano e tu resti indietro.
Ormai sono così abituata ad essere fuoricorso, che se tornerò incorso con la specialistica, mi verrà da piangere.
Ma il punto è questo: la voglio fare la specialistica? voglio continuare a fare questa vita? La via che ho scelto mi piace davvero? sono pronta a fare sacrifici per diventare come Gwineth (ma come diavolo si scrive??)? Uno sto tentando di farlo, ed è la dieta, ma non so per quanto potrò resistere, in queste condizioni psicologiche, a non abboffarmi di pane e qualsiasicosa la sera dopo cena davanti alla TV.
Dovrei anche tentare di svegliarmi la mattina, ormai l'orario minimo sono le 11, ma devo scrivere la tesi, perchè qualunque cosa io poi decida d fare, devo almeno prendermi sta cazzo di laurea triennale!!
Penso anche se non dovrei smettere di lavorare alla magic animation, in modo da ricominciare ad uscire come gli esseri umani normali(alias i miei amici) nel weekend, ma poi non avrei i soldi per pagarmi il master... che miseriaccia boia!
D'altra parte non so se riuscirò a sostenere lo stress pretesi e un'altra stagione estiva con tutti i weekend di disponibilità obbligatoria... se Francesco prende il posto di lavoro e lascia il Gold Lion (lo farà mai??), io mi licenzio in 30 secondi netti.
Oppure potrei direttamente lasciare Francesco e poi dimettermi in 20 secondi. Il punto è che alla fine ho iniziato a lavorare solo per disperazione, per avere una scusa per non uscire senza di lui, per evitare i miei amici... gira e volta, la colpa è anche un po' sua se non vedo + nessuno.
E lui continua a non capire... ma come si fa? Come si fa a chiudere gli occhi davanti al disagio psicologico della donna che fino a qualche mese fai dicevi di amare (ora mi vuole solo bene, ma lo stesso vale anche per me, quindi non ne faccio un dramma), accollandole la colpa di tutto, mentre tu non ti sei mai preso uno, e ripeto UNO straccio di giorno di festa per uscire con lei?? Mai che avesse detto "amore, sta domenica (il sabato no, perchè poi Ruggiero lo schiavista gli VIETA di lavorare la domenica) me la piglio di festa per uscire con te, andare a fare picnic, bunjeejumping o che so io". No. Le domeniche se l'è prese, ma per studiare. E guai se si proponeva di uscire verso le 22, tnt avrai studiato cmq 6h in + rispetto a se fossi andato a lavorare. No. Erano lacrime amare. Per me, ovviamente, alla quale veniva risposto: "no, è una questione di principio, io ho fatto festa per studiare".
Ora so, che dopo la morte di suo padre, sono davvero in difficoltà, e non gli chiedo niente... o quasi, perchè gli ho chiesto di accompagnarmi alla festa di mio cugino il primo aprile, e ovviamente non solo mi è stato risposto di no, ma mi è stato anche rinfacciato che io chiedo solo e non sono mai disponibile(questo perchè mi sn alterata quando lui mi ha proposto di includere suo fratello e il suo ospite belga nella gita a Sorrento per i ns 4 anni insieme.... oh come sono cattiva e indisponibile, a voler passare il ns anniversario da sola con lui!! Manco suo fratello fosse mio figlio!! Perchè solo allora ammetterò intromissioni nella mia giornata di anniversario, quando avrò dei figli, che saranno appunto il risultato dell'unione che si festeggia... ma prima no!!!).
Non lo capisce che io alle feste da sola non ci voglio andare, che uscire da sola coi miei amici o cn chiunque mi fa male... una cosa sono le uscite solo donne organizzate apposta, e un'altra è essere costretta ad andare SEMPRE E CMQ da sola perchè lui non c'è, non può, deve lavorare.
Insomma, sono come una banderuola messa al vento, se ci fosse il vento almeno sbatterei di qua e di là, ma il vento, che nel mio caso equiparo al soffio vitale, scema sempre +...
resterò nel mio letto per sempre, senza un titolo di studio, chiatta da fare schifo e senza una meta, se non decido di darmi una mossa!
Ma non ho motivazioni valide per farlo, perchè sono abituata così. E perchè qualcuno mi ha soffiato via quell'entusiasmo e quella solarità che mi portavano perlomeno ad andare avanti. E continua a dire che non è colpa sua.
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