Non sei per nulla obbligato a comprendermi/ quasi non sento il bisogno d'insistere /Tu che mi offrivi un amore di plastica /ti sei mai chiesto se onesto era illudermi /Ricorda tu sei quello che non c'è /quando io piango /tu sei quello che non sa quando è il mio compleanno /quando vago nel buio/ Ma come posso dare l'anima e riuscire a credere/ che tutto sia più o meno facile quando è impossibile/ volevo essere più forte di ogni tua perplessità/ ma io non posso accontentarmi se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica. Carmen Consoli, Amore di Plastica
Ho provato un milione di volte a dire quello che provavo per te, a scriverlo tra le righe, e un altro milione di volte a negarlo, a nasconderlo tra le righe. Non so nemmeno se te ne sei mai accorto, di quello che accadeva nel mio cuore e nel mio cervello, ma visto che di solito mi si legge tutto in faccia, e visto che la mia faccia ahimè l'hai vista in momenti in cui pendevo dalle tue labbra peggio che da quelle di Mark Owen, probabilmente sì, ne hai avuto sentore, ma chissà se hai interpretato in maniera corretta i segnali precedenti e successivi alla visione celestiale del mio ebetismo... e pensare che è iniziato tutto per caso, perchè io quella sera non dovevo manco essere a Londra, figuriamoci poi al savoy a vedere il musical che + detestavo sulla faccia della terra!
Ilaria mi aveva costretta a partire col ricatto psicologico e iniziando una lagna senza fine sul fatto che io volessi più bene ad Anny che a lei (perchè le mie amiche so gelose di Anny? mah... io non so gelosa di nessuno)... ha fatto peggio perchè poi per lunghi mesi ho voluto + bene a te che a tutti i miei amici e parenti messi insieme, incluso My Friend Mr Mark Owen... che se calcoli solo quanto amo lui è già qualcosa di incommensurabile... ma andiamo avanti che non siamo qui a parlare di lui!
Quella sera ero contentissima perchè ero a Londra, senza averlo detto a nessuno, perchè ero con le mie amiche che mio malgrado mi stavano trascinando a teatro e perchè tutto sommato potevo fingere per qualche giorno di stare bene, anche se da dopo Ibiza la mia situazione psicologica era crollata pesantemente.
Sono entrata a teatro ridendo che dovevo portare lattughe e pomodori da tirarvi dietro, e invece mi sono divertita come na matta. Una delle serate migliori della mia vita, ma credo non sarebbe stato lo stesso se non ti fossero esplosi i pantaloni durante relight my fire... quella scena di me e Kikka che ci guardiamo sbalordite e schiantiamo a ridere sarà uno dei ricordi più belli finchè campo.
Mi hai fatto arrossire, quella sera. E ancora adesso mi domando che diavolo mi guardavi a fare così insistentemente, visto che non potrei piacerti mai. Qualcosa doveva aver attirato la tua attenzione, forse il fatto che facessimo un casino della madonna, o forse hanno ragione le nostre carte natali quando dicono che siamo destinati a piacerci... fatto sta che non mi staccavi gli occhi di dosso, se n'è accorta perfino Ilaria che è rincotta, e questa cosa, unita al fatto che se alzavo lo sguardo per vedere cosa succedeva + in su del mio naso dovevo guardarti il pacco, mi ha imbarazzata in maniera talmente assurda che non sono voluta venire allo stage door, nonostante le altre insistessero per andare. ma si sa, io sono leader e nel momento in cui ho detto NO è stato no per tutte.
Forse ci saremmo parlati e ci saremmo stati sulle balle, o forse tutto questo avrebbe fatto lo stesso corso, senza che ce ne rendessimo conto.
Sono tornata a casa e, incitata telefonicamente da Ilaria e Kiki, ammettiamolo, ho iniziato a cercare info... perlomeno per dare un nome a quell'infoiato a cui esplodevano i pantaloni, al luridaccio che si fittiava Kiki e all'arnaldo pezzotto...
Ti ho raccontato in parte di questo, in una mail che ho come l'impressione abbia rovinato i ns rapporti.. cmq era divertente in quel periodo, cercare info e chiamare a Londra per ogni nuova scoperta... e non mi accorgevo che il gioco si stava facendo pericoloso, perchè mi interessavi un po' troppo... sono particolare io, mi innamoro delle persone a seconda di quanto mi appaiono intelligenti... e visto che l'intelligenza non è solo essere laureati in neurofisica, ti ho stimato, dal primo momento, perchè eri andato via da casa, perchè avevi inseguito il tuo sogno di studiare e lavorare in UK, perchè parlavi 4 lingue, perchè perchè perchè... se dovessi elencare tutte le cose che amo di te, pur senza conoscerti davvero, l'elenco sarebbe molto lungo... e non voglio tediare nessuno.
Ma l'amore è venuto dopo, all'epoca era solo una cotta idiota facilmente cancellabile. Eppure ho fatto di tutto per rivederti... avevo già prenotato con Anny per Magonza quando ho iniziato ad avere i primi problemi di soldi che ora sono diventati giganti... non mi importava, volevo venire a Londra... dentro di me lo sapevo che era per vedere te, ma fingevo giustificando me stessa.
Nel frattempo è iniziata la nostra avventura virtuale online... avventura all'indiana jones, non avventura come relazione amorosa, sia ben inteso, anche se per me è stata un po' l'una un po' l'altra... Sei stato carinissimo quella volta, a rispondermi, ma hai fatto un grave errore: mai fingere con me. Se mi ammetti nella tua vita per un nanosecondo, non puoi cacciarmene mai +, a meno che non sia io a voler andare.
Avresti fatto meglio a non rispondere mai alla mia "lovely email", ti avrei tacciato di stronzo e buttato a calci nelle palle fuori dalla mia vita in men che non si dica.
Invece no. Hai voluto fare il carino e il gentile, e poi puf! Non si fa così, e sotto sotto per un certo periodo sono anche riuscita a farti comportare in maniera semi-decente. Ma torniamo a noi, ad ottobre.
Conservo quella mail gelosamente, anche se la so quasi a memoria... ma il momento in cui mi sono innamorata davvero di te è stato quello in cui sono venuta, idiota come una scolaretta, rossa come peperone e imbarazzata molto più delle ragazzine con 10 anni in meno a me che ti stavano attorno tirandoti abbracciandoti e facendosi foto, a darti il mio obolo per una giusta causa e, in capa a me, a dirti:"ciao sono quella di myspace" ecco... a ciao ci sono arrivata... e tu mi hai anche risposto... il punto è che sono cascata nei tuoi occhi e ho iniziato a navigare per davvero nel cioccolato... cervello disconnesso... cos'è che dovevo dire? e dove sono? Porca ma è Tim che ho davanti?
Tu mi guardavi con una faccia che non ho mai saputo interpretare, credo a causa del cervello in pappa appunto... e in quel momento ho saputo che ti amavo, e non solo... che potevo amarti di più, molto di più, e la cosa mi ha spaventata a morte. Perchè già sentirmi così era pazzesco, ed era una cosa a pelle... se avessi sommato il fatto che le tue canzoni era come se mi parlassero di te, e tutte le cose che mi piacevano e mi interessavano di te... avrei potuto uccidere, rubare, ingannare, mentire infinitamente pur di averti. Pur di far dipendere ogni mio singolo respiro dal tuo, pur di poterti amare e vivere per te.
e' il motivo fondamentale per cui non ho lottato contro il rossore e il panico e la mancanza di respiro quando ti vedevo. Avrei potuto farlo, e parlarti. Ma non volevo, in cuor mio non volevo. Perchè non volevo amarti così, in modo tale da dover dipendere da te.
Eppure non riuscivo a starti lontana mica! Girovagavo nei dintorni del Savoy, e poi stavo lì a guardarti, con Anny che non sapeva che fare, xkè se tentava di chiamarti iniziavo a dare di matto... passerei ore a guardarti, Tim, eppure per il mondo non sei bello. Eaton lo è...tu sei sotto peso, hai le mani ossute, il nasone, le orecchie a sventola, un occhio diverso dall'altro come forma, a volte i tuoi capelli sembrano un parrucchino e spesso e volentieri te ne vai in giro con un'aria da rincoglionito, tipica del segno del Cancro, per non parlare delle facce oscene che puoi fare davanti ad un obbiettivo. Ma per me sei la cosa più bella che abbia mai visto, anche adesso che credo di aver smesso di amarti, anche adesso che so che non ti avrò mai, se ti penso sorrido come una scema, e mi succede la stessa cosa solo se penso a Mark... Mark, che pungolo nero tra me e te, sono sempre + convinta che tu sia convinto che io sia come tutte quelle che ti si sono azzeccate a culo solo perchè eri il pezzotto di Mark nel musical... per me è stata solo una coincidenza, come potrai ben notare da quello che ti ho scritto. In ogni caso, spero che ti ingelosirai un pochino nel sapere che ho arrabbattato i soldi per andare a vedere lui 3 volte da quando io e te ci "conosciamo", ma non sono mai venuta da te... la verità è che avevo paura di vederti, un po' sempre per le stesse motivazioni, e un po' perchè il nostro rapporto su myspace ha viziato tutto il resto....
TO BE CONTINUED....
1 commento:
allora?? ci lasci così?? e io voglio sapere che hai da dire dopo... a parte che comincio a sentirmi in colpa... e lo sai.. lo sanno tutto ormai.. mi sento in colpa di averti buttata in questa pazzia...
cmq.. se gli mandassi una cosa del genere creo che sarebbe costretto a fermarsi e pensare. tutti vorrebbero che qualcuno scrivesse loro cose così. e tu lo hai fatto. è uno dei tuoi post più belli.. aspetto il seguito, magari stasera dopo che torno da lavoro..
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