giovedì 19 marzo 2009

La vita in un pacco giallo

Quando mi dicevano che ero matta, o ancora prima, quando lo pensavano ma non lo dicevano.
Ve lo ricordate? Vi ricordate com'è iniziato tutto questo???
Facciamo qualche passo indietro, se vi va, anche per chi questo blog lo legge da poco, o è capitato qui per caso.
Torniamo indietro agli albori di questo blog, a febbraio 2007... ho un ricordo di me abbastanza preciso: grassa, brutta e triste. E nessuna via d'uscita. La mia vita andava a rotoli, io andavo a rotoli, e nessuno riusciva a fermare la mia caduta, sempre se qualcuno ci avesse mai provato.
se mi vedevi, all'apparenza, poteva anche sembrarti che andasse tutto ok. Ma non lo era per niente, e ora, col senno di poi, gli amici mi dicono che ero fuori di me, nel senso che non ero + io. Dove fossero tutti, all'epoca, resta un mistero. La verità è che le persone hanno le loro vite, e non possono essere tutti scemi come me, che sono empatica coi casini della gente.
Ma torniamo ad allora, al 2007, quando l'unica cosa che mi costringesse ad alzarmi dal letto era il mio lavoro alla magic animation... nemmeno di andare a comprare da mangiare mi interessava, credetemi, mi sarei lasciata morire di fame nel mio letto, per quanto mi riguardava.
Non ho mai ben capito quali siano state le cause scatenanti di quella brutta depressione, forse addirittura non veniva da me, ma dai farmaci che mi avrebbero dovuto curare per gli attacchi di panico e l'ansia... era tra gli effetti collaterali, ma visto che, quando andai a fare la visita, mi bollarono come: sindrome depressiva con attacchi di panico, mi sono sempre detta che non potevo avere come effetto collaterale na cosa di cui già soffrivo. Ma ora, ripensandoci, magari non sono stati la causa, ma sicuramente avere il cervello completamente disconnesso da qualsiasi emozione bella o brutta, ha fatto il suo.
Oggi scrivo in italiano contorto e pietoso, non ci fate caso amici miei, sono ancora stravolta da Milano.
Bene, nel febbraio del 2007 sopravvivevo e una manciata di bambini sempre diversa alimentava la mia fiamma vitale, tutto qui. Non mi importava di niente, di me stessa della mia famiglia(quello forse era un bene, uuhhuh), del mio ragazzo, dell'università.
E poi, una sera del periodo di carnevale, è successo. Shine ha riportato i Take That nella mia vita.
Ho provato mille volte a spiegare a molti, a Mark stesso, quello che è successo in quel momento, mentre me ne tornavo tristemente a casa dopo il lavoro dentro la mia fiera Karolina. Nessuno pare capire, e d'altronde non importa che capiscano appieno. tre minuti e trentuno secondi di canzone hanno cambiato la mia vita... nel lungo periodo, ovviamente, ma mi ricordo di aver pianto come una fontana nel momento in cui ho realizzato che QUELLA VOCE era Mark, e che mi stava dicendo di reagire... l'ho fatto. L'ho fatto perchè, forse, volevo solo che qualcuno me lo dicesse sul serio, che qualcuno mi dicesse che gli importava di me... hey, let me know ya, u're all that matters to me... Shine ha vinto un sacchissimo di premi, la conoscono tutti, ma per me è solo mia. Mark mi aveva salvato la vita a 11 anni, forse era l'unico a poterlo fare di nuovo.
Un passo dopo l'altro, piano, pianissimo, ho iniziato ad uscire dalla merda... ne avevo proprio tanta addosso, credetemi. ma come ama dire Chiara, ho canalizzato le energie... all'inizio era una cosa latente... pensavo a Mark, di tnt in tnt, mi sono iscritta al forum ufficiale... poi ho ripreso in mano i romanzi, abbandonati da secoli e secoli...poi ho conosciuto Titti, ed è venuto il concerto... dal giorno in cui ho comprato il biglietto, fino al giorno in cui ho visto Mark per la prima volta, io ho vissuto per quello. Quando mi sentivo giù, quando pensavo che non valeva la pena aprire gli occhi la mattina, pensavo resisti, devi arrivare al 23 Ottobre... per realizzare il tuo sogno di ragazzina e vederli in concerto. E mano mano che passavano i giorni, i mesi, mi accorgevo che cambiava qualcosa... conoscevo persone, anche se solo online, iniziavo a pensare che qualcosa potevo fare, che volevo dimagrire, perchè Mark non poteva mica vedermi come moby dick.
Quando ho pensato che dovevo farmi le magliette, che dovevo scrivere a Mark dell'effetto che aveva avuto shine su di me, e che volevo che mi guardasse anche un solo nanosecondo, lì stavo già molto meglio rispetto a quando tutto questo è iniziato.
Ancora un passo per volta, ancora e ancora... ho incontrato Mark, ho visto il concerto, ho fondato un Club. La gente mi guarda stranita quando dico che sono fan dei Take That, la gente mi guarda stranita perchè viaggio in lungo e in largo per seguirli. Ma, guardiamoci in faccia... non ho mai seguito realmente loro!
Il giorno del concerto ha segnato una grande svolta per me: è stata la prima volta che non mi sono fatta limitare dai sensi di colpa e ho lasciato mia mamma ad operarsi da sola. Era un day hospital, e i miei zii potevano benissimo occuparmene. Una coincidenza ha voluto che le fissassero il giorno dell'intervento per il 23 ottobre 2007, a una settimana dalla data. Ho guardato il biglietto nervosa, e mi sono detta che no, non avrei rinunciato al grande sognoper un day hospital di mia mamma. Non avrei messo la sua vita, e il comodo degli altri, prima di me. Non lo avrei fatto mai più. Mentre io ero in fila fuori al palazzetto, lei si operava. Ma ci avevo visto giusto: Mark lo avevo già incontrato, e i suoi occhi e il suo sorriso mi avevano già salvata.
Poi sono andata a Londra... chi di voi crede che ci sia andata per Mark, sbaglia. Quando ho fatto i biglietti, pensavo che lui fosse in tour chissà in quale parte d'europa... l'ho saputo dopo,che erano in tour proprio lì. Ma siete liberi di non crederci, se volete.
Nel frattempo, era nato il Club... un gruppetto di 13 persone, con in testa un grande sogno. Il sogno era piuttosto semplice: essere speciali per loro. E speciale, in questo caso estremo, significa due cose: essere riconoscibili, e far sì che abbiano piacere a vederci. Passano i mesi, conosco altre persone, alcune divenute colonne portanti della mia vita in così poco tempo che mi stupisco io stessa, il Club prende sempre + forma... finchè, un giorno, qualcuno non incarta un regalo di giallo... qualcuno che non fa parte del mio Club. E mi viene da pensare che il solo pacco giallo non è abbastanza...
Con Monica e Debbie avevamo iniziato a stilare una bozza di regolamento, anti-stalking e anti-figuredimerda, ma non lo avevamo mai terminato... mi ci sono messa di lena, e l'ho finito.
Era ormai aprile 2008, e mi è sembrato opportuno rendere la cosa un po' meno campata in aria, pubblicando il regolamento e proponendo il tesseramento dei soci.
Diverbi e varie all'interno del Club, hanno portato all'espulsione di metà dei membri all'epoca esistenti, poi Monica mi chiese di essere destituita dall'incarico, Debbie scomparve per questioni personali.
A giugno eravamo di nuovo in 15, ma delle originarie eravamo rimaste si e no in 4.
Troppo tempo era passato dall'ultima missione, e solo chi ci ha creduto veramente ha continuato a lavorare mentre le altre restavano indietro. Poi c'è stata Stoccarda, Friburgo, Ibiza... poi ancora il nulla, fino a dicembre... ed ora Milano e Francoforte.
Le prime due missioni in cui io non ho presenziato alla consegna. Le prime due missioni in cui siamo state riconosciute dai Take That, e non per la mia bella faccia, che stavolta non c'era, nè per quella di Anny, ma per il Club. Per i tesserini che io ho proposto, ideato e manualmente ritagliato e infilato nei porta badge, per i porta pass, per gli spillini, per il logo, per il giallo.
Per tutto quello che io ho creato dal nulla, inseguendo il sogno che avevo realizzato, inseguendolo per altri.
Quando, due giorni fa, mi sono ritrovata a gridare il nome di Mark sotto un balcone, ho avuto nitida la visione che avevano gli altri di me: na pazza scatenata. E forse lo ero, anche nel momento in cui gli ho mandato un bacio attraverso il finestrino oscurato del van, sapendo che lui mi vedeva, sapendo che lui mi riconosce.
Quando Howard ha detto a Paola che gli porgeva la bustona gialla "grazie, si so chi siete", quando oggi Mark è andato da Mari dritto sparato e le ha chiesto"è per me?" indicando il pacco, io ho realizzato il loro sogno. L'ho realizzando lavorando come na matta, insieme ad Anny ed Elisa, per portare avanti il Club, per aggiornare le news, per cercare di mantenere alto l'umore anche se non c'era niente di nuovo da dire, anche quando loro erano scomparsi, anche, e soprattuto, quando una missione andava male.
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, ho gettato le basi perchè tutte noi potessimo essere felici, anche solo per un momento.
Perchè è vivo in me il ricordo del giorno in cui ho avuto un sorriso di Mark tutto per me, e di quando, un mese e mezzo dopo, l'ho visto venirmi incontro dicendomi "Ciao My Friend" e baciarmi, tutto per merito di un pacco giallo, e di una lettera.
Quando dentro di me c'era una voce che mi diceva non mollare, non mollare, devi solo arrivare al 23 Ottobre, al 5 Dicembre, a Capodanno, al 20 Febbraio, al 22 Maggio, al 25 Luglio, al 24 Agosto, al 17 Settembre, al 10 Ottobre... e poi a un certo punto, la voce dentro di te è cambiata, e non era + "devi solo resistere", ma non vedo l'ora che sia... non vedo l'ora che sia il 24 Ottobre,non vedo l'0ra che sia il 13 dicembre, non vedo l'ora che sia Natale, non vedo l'ora che sia San Valentino, non vedo l'ora che i lads siano a Milano... e ora? Ora aspetto solo che sia domani, per poter vivere la mia giornata al meglio.
Se ho voglia, studio, se ho voglia esco, se ho voglia sto in pigiama tutto il giorno o mi rincretinisco su internet, se voglio leggo, scrivo, piango, rido.
E se ho voglia faccio anche le cose che devo fare. Fatto sta che ultimamente di voglia ne ho da vendere.
Sono orgogliosa di quello che ho fatto in questi due anni. Sono orgogliosa di come mi sono alzata dal fango, sono orgogliosa di quello che ho costruito, e anche di quello che ho imparato. Delle persone che ho conosciuto, un po' meno di quelle che ho perduto, e di quelle che sto perdendo perchè non capiscono i loro errori. Sono orgogliosa del mio Club, e del coraggio che hanno, e non sto parlando di fare le consegne. Ma di quello che dimostrano ogni giorno, affrontando le difficoltà delle loro vite, e credetemi, io che le conosco lo so: non hanno vite facili. Il sogno che portiamo avanti ci tiene unite, e ci da la forza per vivere. D'altra parte, solo chi ha sofferto molto, in qualsiasi accezione uno voglia intendere il malessere, conosce la potenza dei sogni. Gli altri se ne dimenticano, e siamo costretti a lasciarli indietro. dal fondo della strada, essi ci additeranno chiamandoci pazzi, folli, illusi. E quando ci volteremo, ancora una volta, tenderemo loro la mano, e i nostri occhi saranno brillanti. Di felicità.
Oh sì, continuate ad additarmi e dirmi che sono pazza, e a consigliarmi psicologi. Oh sì, continuate a guardarmi straniti, l prossima volta che vi comunicherò che vado a Londra. Continuate a pensare che sia per seguire i Take That. Sbagliate. Lo faccio per me. Perchè se mi scordo cosa significa sognare, prima o poi mi ritrovo in fondo alla strada ad additare qualcuno. E non mi va.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è la maggie che mi piace sentire sempre!!!!!! Brava bella dai un calcio a tutto ed a tutti coloro che non ti acccettano così come sei!!!!!!! Perchè tu ci sei e non sei soltanto un entità in mezzo a 7 miliardi di persone tu sei Maggie ed un altra come te non esiste!!!!!! Vai avanti così bella e cerca di non mollare!!!!!! Ti voglio bene grazie per i due giorni a Milano finalmente ho conosciuto la presidentessa con il suo vice!!!!!!!! Baci bella!!!!

ilaria ha detto...

Lo faccio per me. Perchè se mi scordo cosa significa sognare, prima o poi mi ritrovo in fondo alla strada ad additare qualcuno. E non mi va.

Sono orgogliosa di quello che ho fatto in questi due anni. Sono orgogliosa di come mi sono alzata dal fango, sono orgogliosa di quello che ho costruito, e anche di quello che ho imparato. Delle persone che ho conosciuto, un po' meno di quelle che ho perduto, e di quelle che sto perdendo perchè non capiscono i loro errori. Sono orgogliosa del mio Club, e del coraggio che hanno, e non sto parlando di fare le consegne. Ma di quello che dimostrano ogni giorno, affrontando le difficoltà delle loro vite, e credetemi, io che le conosco lo so: non hanno vite facili. Il sogno che portiamo avanti ci tiene unite, e ci da la forza per vivere. D'altra parte, solo chi ha sofferto molto, in qualsiasi accezione uno voglia intendere il malessere, conosce la potenza dei sogni. Gli altri se ne dimenticano, e siamo costretti a lasciarli indietro. dal fondo della strada, essi ci additeranno chiamandoci pazzi, folli, illusi. E quando ci volteremo, ancora una volta, tenderemo loro la mano, e i nostri occhi saranno brillanti. Di felicità.

ormai non ho nemmeno bisogno di commentarti.. sei tu maggie, quella che mi fa commuovere con poco.. grande capessa. tvb..

Maggie ha detto...

azz che fai mi quoti??? uuhuhu
Grazie ragazze, mi fate commuovere... ma io lavoro per voi!!!

Anonimo ha detto...

ma è bellissimoooooooooooooo!! e bravissimaaa la capessa!!!! io orgogliosissima di te e per come sei ruscita a fare tutto questo!!!!! quando non siamo soli (o ci si rende conto di non essere + soli)tutto si aggiusta..e puoi ripartire con la tua vita..

Anonimo ha detto...

che belle parole! grazie davvero per tutti i bei momenti passati insieme, con e senza i lads. ognuna di noi ha i propri problemi, ma grazie al club che tu hai creato viviamo dei momenti indimanticabili, uno su tutti la promo di Roma!!!

Anonimo ha detto...

c taggia ricr CAPO???
si nu SPASS...
scherzi a parte..sei mitica,unica,quella è la Maggie ke voglio leggere...oggi e sempre....ricorda sempre quello ke sei riuscita a d ottere e hai fatto ttenere a oggi a tantissime di noi..e si,anke se nn l'abbiamo vissuta realmente insieme..anke a me....a Roma c'ero....a Milano mi sentivo li....e lo so,certo ke lo so...è grazie a te se ciò è possibile!!!!
continua cosi..è cosi ke voglio sempre leggerti!!!

Anonimo ha detto...

Maggie sei sempre straordinaria quando scrivi così, mi fai quasi piangere.
So solo una cosa, io ho "conosciuto" te on-line da Gennaio dell'anno scorso, anche se non ti ho mai inviato un commento, questa è la prima volta!... L'ho voluto fare x dirti che mi ritrovo in qll ke dici tu, qnd ti dicono che per Mark sei pazza, e che se non te lo dicono lo pensano.
Lo so che potresti pensare che non ti conosco, ma io ti voglio dire che per qll che sn riuscita a capire sei fantastica!!!, anche se molte volte ti butti giù, ma ricorda che grazie ai momenti brutti si comprende qll ke si può cambiare!!!...NON MOLLARE MAI, PENSA A MARK E RIUSCIRAI AD ANDARE AVANTI E REALIZZARE I TUOI SOGNI, PERCHE' E' LUI CHE TI DARA' LA FORZA PER ANDARE AVANTI E NON MOLLARE MAI.
Spero di diventare tua amica... e soprattutto di ricevere una risposta!!! da Ilaria (non la tua amica, non mi conosci), a presto SPERO

Maggie ha detto...

Ciao Ilaria! bè che dire, ce ne hai messo di tempo prima di deciderti a lasciare un commento! grazie per le belle parole, sono contenta che ti piaccia il mio blog! E non ti mettere a piangere pure tu, che piangete tutte!!! Si lo so mi butto giù ma credimi, non è mai del tutto! Altrimenti poi chi ci pensa ai miei amici?
giovy, paola, solo tre parole: vi voglio bene!

Anonimo ha detto...

Sapevo qualcosina di quello che ti era capitato...da queste poche righe, si fa per dire :-9, ho capito molte cose. Shine ha dato una svolta a molte persone e sono contenta che l'abbia data anche a te. Già te lo dissi su msn, leggere questo post mi ha emozionata e non solo per un singolo motivo...più cose. mi ritengo davvero fortunata ad avere un'amica come te e di questo dobbiamo sempre ringraziare i mitici Fab 4 tvb

 
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