lunedì 25 giugno 2007

Mi chiamo Forrest, Forrest Gump

Forrest Gump è il mio film preferito da quando ero alle scuole medie.
La storia di un uomo semplice(e anche un po' tardo, diciamoci la verità) che grazie alla sua purezza di cuore riesce a raggiungere il successo, essere famoso, diventare un eroe di guerra e conquistare finalmente la donna che ha amato per tutta la vita... senza mai rendersi conto di dove è arrivato, o meglio: senza mai esagerare ed esasperare il suo vissuto.
Un fantamiliardario che taglia l'erba gratis, perchè gli piace.
e in tutto quello che fa, ha in testa la sua Jenny, che invece insegue qualcosa che nemmeno lei sa bene cosa, in tristissime avventure con uomini che non fanno altro che maltrattarla o portarla sulla via dell'autodistruzione, esattamente come da bambina aveva fatto suo padre, abusando di lei e delle sorelline.
Non ho mai capito perchè ho eletto questo film a mio preferito in assoluto, forse servirebbero varie sedute dall'analista per capirlo, ma visto che ho deciso di non andarci+, probabilmente non lo scoprirò mai, o forse le motivazioni mi spunteranno davanti all'improvviso dal nulla, esattamete come il paese di Ravello spunta davanti agli occhi di chi sta percorrendo la strada provinciale. Prima solo montagne, verde e dirupi, e poi all'improvviso case, strade e persone. C'è un qualcosa di magico nel modo in cui uno squarcio di vita si introduce nella natura... Gli uomini sanno fare grandi cose sulla Terra... se solo cercassero di non abusarne...
Ritornando al film, le scene che preferisco sono 3:
1: Forrest è tornato dal Vietnam e ha ricevuto la medaglia d'onore del congresso. Senza nemmeno sapere come, si ritrova su un palco nel bel mezzo di una manifestazione anti-guerra, in una grande piazza con in mezzo una fontana e un grande obelisco(il luogo fisico è Washington DC, ma non so come si chiama la piazza in questione). Gli viene chiesto di raccontare del Vietnam,e lui fa probabilmente il discorso + bello e toccante della propria vita, solo che noi non sentiamo niente, perchè l'audio è stato sabotato da un militare che ha staccato i microfoni per impedire il normale svolgimento della protesta. Quando alcune ragazze riescono a ripristinare l'audio, facciamo in tempo solo a sentire Forrest che pronuncia il suo nome. A quel punto si sente gridare da lontano e si vede una figura staccarsi dalla folla e camminare nella fontana verso di lui. Forrest riconosce Jenny e inizia a farsi largo tra la gente per andarle incontro. I due si abbracciano nel mezzo dell'enorme fontana tra gli applausi degli astanti. E' una scena molto commovente, e io ho la lacrimuccia abbastanza facile.
2. Jenny e Forrest si sono sposati, lui le porta la colazione a letto. Lei gli dice di sedersi e gli chiede se in Vietnam aveva avuto paura. Lui risponde di sì, ma anche che quando smetteva di piovere e si vedevano le stelle, era bellissimo. E inizia a fare una serie di paragoni con vari panorami che ha visto nella sua vita. Jenny, un po' triste, gli dice che avrebbe voluto tanto essere stata con lui. Lui le risponde, sincero :" tu c'eri". Questa scena è di una profondità incredibile. Ci fa capire, a mio avviso, quanto siano diversi Jenny e Forrest: così uniti dentro di lui, e così distanti invece dentro di lei, che aveva sostenuto, qualche anno prima, che loro avevano delle vite diverse. Forrest se l'è portata dentro tutta una vita, e quindi per lui lei c'era, anche se non fisicamente. Un po' come me e Mark :P
3. Forrest, dopo la morte di Jenny, accompagna il figlio alla fermata del bus della scuola. L'autobus arriva e Forrest sta per dire al bambino, che si trova davanti alla portiera aperta del mezzo, di non salire in macchina con gli sconosciuti, ma si trattiene, memore del suo primo giorno di scuola, e gli dice che gli vuole bene. L'autista del bus, riconoscendo il padre del bambino, e anche lei memore del primo giorno di Forrest, gli chiede se capisce che quello è l'autobus della scuola. Il bambino non solo le risponde di sì, ma le dice anche: "E lei è Doroty Harris e io sono Forrest Gump".
Quest'ultima scena mi piace particolarmente sia perchè rappresentala ciclicità della vita, sia perchè segna la rivincita di Forrest contro chi lo considerava uno stupido: innanzitutto suo figlio è intelligente, ma poi lui gli ha fornito tutte le indicazioni per non farlo sembrare uno stupido agli occhi di chi considerava stupido lui. E il bambino ribadisce forte: IO SONO FORREST GUMP.
Insomma, questo film è il mio preferito da 11 anni... lo vidi per la prima volta al cineforum con la mia classe, la IIIE, al cinema della mia città(che è l'ultimo superstite di una miriade di cinema... che tristezza!), e all'inizio mi colpì perchè anche io ero innamorata di un Genny, che non mi ha mai voluto e che non mi sono portata dentro per tutta la vita, o almeno non in quel senso.
Infatti, la vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. E a me ne sono capitati di diversi.

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