In questa giornata di confusione totale, in cui tutto pare crollarmi addosso, in cui la stessa persona per cui sto male è l'unica a potermi calmare, in cui pezzi che prima erano scollegati ora entrano a filo a filo come in un puzzle, e l'aria della notte odora proprio come d'estate, e mi sento 30 kg di meno proprio solo per l'odore di mare, ho deciso di pubblicare l'ultima lettera che ho scritto a Mark, a cui ne seguiranno sicuramente altre, anche se non subito e non so quando.
Avrei dovuto consegnarla ieri, come sempre, e forse non la consegnerò mai, perchè non sono più sicura della persona che la leggerà... o forse di quella che l'ha scritta.
In ogni caso credo sia la migliore che io abbia mai scritto a tale indirizzo, non è una di quelle che fanno ridere perchè ogni tanto sono una persona seria anche io. Innamorata di un sogno, questo sì. Ma se non amo non vivo, e quindi non mi resta altro da fare che dire:
"Ciao Mark,
sono le 5 del pomeriggio e ti scrivo- ancora!- sorseggiando il mio Earl Grey e ascoltando Alanis Morrissette… Credevi che ascoltassi solo te e i TT? Sbagliavi!!! Uhuhuhu
Bene, inizio subito col dirti che questa sarà una lettera seria… Almeno ci provo! Ho pensato che se continuavo a mandarti solo lettere idiote avresti pensato che ero idiota anche io…
In realtà ho sempre troppo da dirti e non so cosa scrivere, e poi non ti voglio deprimere con i problemi miei, d’altronde manco ti conosco… E poi non sarebbe giusto, insomma, tu non mi vieni a raccontare i tuoi, quindi perché dovrei farlo io? Uhuhuh
Lasciando da parte gli scherzi, la verità è che ti scrivo lettere allegre perché spero così di farti sorridere… Come tu fai sorridere me. Capisco che per te sia alquanto difficile capire come fai a fare qualcosa per una persona che non vedi e non senti… Ed in effetti non me lo so spiegare bene nemmeno io ahahaha no,no, basta, avevo detto che facevo la persona seria! Proverò a spiegarmi…
Ti ho già raccontato nella mia prima lettera dell’ “Effetto Shine”, ovvero di come ascoltare Shine per la prima volta mi abbia aperto gli occhi sul fatto che stavo buttando la mia vita e che dovevo fare qualcosa per uscire dalla merda in cui ero fino al collo. Ma di quello che è successo dopo non ti ho detto niente o quasi, presa com’ero a dirti stupidaggini su stupidaggini… O forse non me ne ero resa conto nemmeno io, finora. E’ stato come arrampicarmi sugli specchi, ogni tanto scivolavo di nuovo giù, e dovevo ricominciare a salire, ma non è facile quando le persone che ti stanno intorno non capiscono e invece di tenderti la mano stanno a guardarti cadere… E poi ho conosciuto due nuove colleghe al lavoro, Titti e Annalisa… e qualcosa ha iniziato a smuoversi nel momento in cui io e Titti, guardacaso in un weekend in cui il mio ragazzo era fuori, siamo andate a comprare il biglietto per il concerto. Non chiesi nemmeno a Francesco se volesse venire, lui non voleva mai venire da nessuna parte, mi lasciava sempre da sola, sempre. E poi ti chiamava “Nosferatu il Vampiro” non ho mai capito perché!! Ahahahah
Ho comprato il biglietto per il concerto e non ero ancora sicura di venirci… C’era ancora qualcosa che non andava in me, anche mentre giravamo il video per il contest di Reach Out, anche quando ho iniziato a pensare che ti volevo scrivere, anche quando sono andata in giro a cercare qualcosa da infilare nel pacchetto per farti arrivare la lettera sul palco… Non me ne fregava niente delle sciarpe, ora te lo posso dire: volevo solo che tu leggessi quelle mie stupide parole! Che poi tanto stupide non erano rispetto alle lettere successive! Uhuhuh
Insomma, ho vissuto con un’erronea percezione di me e della realtà circostante ancora per un bel po’… Anche se andava sempre meglio, piano piano conoscevo altre persone, ricominciavo a vedere gli amici, ad uscire, a ridere un po’. Il giorno prima del concerto di Bologna, a mezzanotte arrivò Titti a casa mia. Dovevamo prendere il treno alle 6 e mezza, e io stavo incartando il tuo pacchetto. Mi tremavano le mani, per il nervosismo. Stavo per realizzare il mio sogno di 13enne di venire a vedervi in concerto… e avevo paura che andasse tutto storto. Se non ci fosse stata Titti, io quella mattina non mi sarei alzata, e non sarei venuta a Bologna… Ma c’era lei, tutta contenta che doveva vedere Jason, e abbiamo anche rischiato di perdere il treno, se non mi fossi lanciata in una folle corsa a bordo della mia Ford Ka per raggiungere in orario la stazione. 12 ore dopo ero davanti a te, fuori al Baglioni per puro caso, e in quel momento in cui ti ho guardato con una faccia da ebete che non voglio nemmeno immaginare quanto fossi ridicola, con la felpa con il porcello in bella vista e il cappello con il pon pon gigante (ma xkè non ho l’abitudine di uscire sempre in tiro come le mie coetanee che vanno a fare la spesa vestite come se stessero andando in discoteca? ), e tu mi hai sorriso, il mio cervello ha improvvisamente connesso che non c’era niente di impossibile nella vita… E quando sono tornata a casa, ho avuto il coraggio di lasciare Francesco. Ma non per colpa tua, come ha creduto lui!!! L’ho lasciato perché non lo amavo più da un sacco di tempo, ma non riuscivo a pensare che potevo stare da sola… E invece posso, e posso anche bene, visto che ormai sono 6 mesi!
E andava sempre meglio: liberatami di lui (è brutto da dire, ma… mi stava uccidendo senza accorgersene), con le nuove amiche conosciute a Bologna, msn che è diventato una centralina di smistamento (I Take That uniscono il mondo è il mio motto! Potere della musica.), la nascita dello YPC, ho iniziato di nuovo veramente a vivere.
E visto che niente era fuori dalla mia portata, ormai, ho ben pensato che fosse venuto il momento di venire a Londra. Farmi trascinare in giro per rivederti è venuto dopo… Io volevo solo approfittare della congiunzione positiva dei pianeti per realizzare un altro sogno! In quel periodo, era inizio dicembre, era circa un mese che avevo lasciato Francesco, e continuavo a vedermi in maniera distorta, come lui mi aveva fatto credere che io fossi. Quando sono tornata in Italia, e ti avevo visto di nuovo, e cavoli, ero stata a Londra, ero con la mia amica nell’ascensore dell’hotel a Roma, e mi sono guardata nello specchio, e, per la prima volta, dopo anni, mi sono vista bella. La persona depressa che aveva preso il mio posto per due anni e mezzo è totalmente svanita, e ora finalmente mi vesto di nuovo davanti allo specchio. E brillo, come brillavo anni fa, e la gente se ne accorge. Ci sono tante cose ancora da aggiustare, ma ogni giorno mi sforzo di sorridere almeno una volta, perché lo devo a me stessa, perché ogni giorno vale la pena di essere vissuto, anche se è una giornata di merda. Aver ricominciato a scrivere è stato terapeutico, certo, e ora so di nuovo cosa voglio fare nella mia vita (le opzioni sono tre… poi un giorno te le dico, se ti dico tutto oggi che sfizio c’è?), ma se non avessi preso i biglietti per il concerto, se non ti avessi scritto la lettera e non avessi cercato un modo per fartela arrivare, ideando il primo pacchetto giallo, se non ti avessi incontrato a Bologna, e a Londra, dove sarei ora? Probabilmente ancora scivolando su uno specchio in verticale. Invece sono arrivata su, e dall’altro lato dello specchio c’era il mondo. Mi ero quasi scordata com’era bello.
Quando la mattina la mia sveglia mi grida “Buongiorno Principessa”, ed è la tua voce, quando facendo colazione ascolto Makin Out perché la parola coffee nel primo verso mi fa venire voglia di prendere il caffè, quando squilla il cellulare e parte Gravity… tu sei con me.
Quando mia mamma (che ti ho spiegato, ha una malattia degenerativa che prende anche il cervello…) mi chiede: “Come sta Mark?” come se io ti vedessi con regolarità, e poi fa: “Ma poi un giorno me lo presenti?” e io le dico che ti presenterò a lei il giorno della festa di laurea, così ci viene (non vuole venire, non esce spesso di casa e si sente a disagio… pensa che io mi vergogni di lei, credo), quando vediamo insieme i dvd, e lei continua a chiedermi: “E questo chi è?” Quando inquadrano How o Jay o Gaz perché riconosce solo te, e le devo tradurre le interviste e ride alle battute a scoppio ritardato… tu sei con me.
Quando esco con le mie amiche thatters e scleriamo(e prima di ottobre non avevo amiche thatters se non Titti), quando esco con le mie amiche non thatters che si lamentano ogni volta che nello stereo in macchina metto i tuoi album, ma poi le sento cantare Hail Mary… tu sei con me.
Una volta una mia amica ha detto, riferendosi al fatto che il tuo ingresso nella mia vita è avvenuto in parallelo con la morte di mio padre, che ti ha mandato lui.
Non lo so se è così, non posso saperlo, e se per saperlo devo morire, aspetterò ancora una vita.
Scrivere canzoni, cantare, è il tuo lavoro. Tutto il resto intorno l’ho fatto io, lo so benissimo. Ma visto che pensare che ho fatto tutto da sola è peccare di immodestia, ti do un terzo del merito: uno va a me, un altro ai miei amici, quelli nuovi e quelli vecchi. Anzi mi sa che il tuo terzo lo devi dividere anche con gli altri 3 ragazzi… no, no scherzo!!! Non sia mai poi pensi che non ti sia grata abbastanza! Ahahahhah
La verità è che come al solito ti sto scrivendo un poema epico invece che una lettera, e tra poco ti spaventerai quando vedi delle lettere gialle da lontano!
Ma Mark, c’è una cosa che ti devo dire: “Non sono la zuppa di cozze!”
E ora dovrei spiegarti tutta la storia della zuppa di cozze… ma non mi pare il caso! Te la spiego la prossima volta, se me lo ricordi, è una storia divertente!
Basta che tu abbia ben presente chi sono… a tal proposito valuterò se inserire una mia foto…. Uuhuhuh credo di no! Fai prima se vai sul blog… meno male che è in Italiano e non capisci niente, cmq io cambio spesso le foto e i video apposta per te, putacaso ci vai… almeno guardi le figure, come i bimbi!!
Ora devo staccare… spero che non ti sia addormentato prima di arrivare a questo punto, perché sto per dirti una cosa importante: Che mi preoccupo per te. Ok ora mi starai prendendo per pazza, peggio che con le lettere idiote, ma è così. Mi preoccupo quando vedo che hai alzato il gomito, mi preoccupo quando ti vedo scazzato e mi preoccupo quando non so che stai a fa… E le rare volte che prego, prego anche per te. Perché sono una di quelle poche persone che pensano che i soldi non facciano la felicità, anzi, troppi portano con sé dei problemi, e che essere famosi non sia proprio una passeggiata sotto il sole di Maggio, ma spesso e volentieri una rottura di scatole complicata da gestire. Quindi capirò se non leggerai questa lettera, o se una volta letta penserai che sono la solita fan che si fissa con delle cose che non esistono. So che non ti fiderai di me, forse nemmeno se un giorno dovessi riuscire a parlarti senza che il cervello mi si disconnetta, perché tu sei il cantante e io sono la fan, e viviamo in due universi paralleli che non si incontrano… almeno per ora.
Poi magari un giorno riusciremo a parlare come due persone, senza i ruoli prestabiliti che abbiamo interpretato fino ad oggi, e potremo liberamente decidere se ci siamo simpatici o antipatici, proprio come succede tutti i giorni con ogni essere umano che incrocia il nostro cammino. Fino ad allora, resteremo sospesi come in un limbo di proiezioni mentali… Ma, semmai ti dovesse capitare di sentirti solo (non perché tu lo sia, nemmeno io lo ero, ma mi pareva di sì), tu pensa che ci sono tante persone che come me si interessano di te, e che basta avere la forza di alzare il telefono e dire: “Pronto?”, e un semplice gesto può cambiarti la giornata.
E’ una cosa che ho imparato grazie a te.
Ora vado, mamma quanto ho scritto, ti starai mettendo le mani nei capelli per l’esaurimento, e ti starai chiedendo: “Perché non mi hai scritto n’altra lettera idiota???Almeno era più corta!”.
Meno male che ci sono allegate quelle vecchie che non ti ho consegnato!!! Uhuhuh
Ciao Marketiè, come diciamo qui a Napoli, non so quando potrò consegnarti la posta… Ma spero di sapere presto come stai.
Con affetto
PS: soliti baci e abbracci a tutti i tuoi cari!!! Bacione speciale a Elwood, mia mamma dice che è troppo bello e pare na carota!!"
Per la cronaca, questa lettera è stata scritta esattamente lo stesso giorno in cui è stata scritta la famosa lettera che mi ha turbato qualche giorno fa... credete alle coincidenze?
3 commenti:
bella anche se la rilego 1000 volte!!!!!! Markino ispira sempre sentimenti profondi!!!!Nonh nci sono altre parole da aggiungere!!!!! I sentimenti non hanno parole ma solo molte emozioni!!!!! Baci a tutti quelli che si emozionano tutti i giorni!!!!
ciao tesò!!! eccomi qui a rimanere il mio memorabile commento!! sono belle le parole ke hai scritto a mark e penso ke lui le apprezzerebbe molto non si annoierebbe e non sarebbe perplesso! spero ke un giorno lo incontrerai e gli dirai esplicitamente i tuoi sentimenti come farei anke io ! sempre se ci riesci e ovvio!! mi piace quello ke hai scritto! e il mio parere le altre lettere ke mi hai fatto leggere sono state toccanti anke questa lo e!! markino lascia sempre il segno avunque va e qualsiasi cosa faccia!! e un dono mandato dal celo!!! lo ammiro anke io, ke persona e anke se lo conosco come un cantante e un grande uomo come le sue cansoni!! e quelle dei tt!!spero ke un giorno glie lo dico in faccia di quello ke penso di lui e lo farai prima tu credo!! ora ti lascio teso ci sentiamo presto!!!
qui si evince tutto quello che di mark ti è entrato nel cuore nel corpo e nell'anima!....credici sempre maggie!!!
tvb
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