Un anno fa, a quest'ora, ero con Titti, e fremevo. Avevo già incartato il mio pacchetto per Mark, con le mani che tremavano, un ansia nello stomaco e la strana sensazione che stavo per fare qualcosa che avrebbe cambiato la mia vita.
Non mi sbagliavo. Quando io e Titti eravamo sul treno dirette a Bologna, era già cambiato qualcosa... mia madre si sarebbe operata mentre io sarei stata in fila per il concerto... per la prima volta nella mia vita, qualcosa di mio era venuto prima della sua malattia e dei sensi di colpa che da anni mi faccio buttare addosso dalla mia famiglia.
E mentre parlavamo fitto fitto di cose assurde che non sarebbero mai capitate (e chi se lo immaginava!) qualcosa si muoveva, lentamente...
e poi arrivare a Bologna, conoscere Manuel... fidarci ciecamente di lui anche se era la prima volta in vita nostra che lo vedevamo dal vivo, ma tiene la faccia del bravo guaglione e non puoi non volergli bene dopo che lo conosci da mezza giornata...
E quel momento totalmente allucinante in cui mi sono trovata Mark davanti agli occhi... un caso... ma voi ci credete al caso?
Un momento così breve e così lungo, che quando lo riporto alla memoria lo rivedo al rallentatore, come se fosse durato mezz'ora, e invece sarè stato a stento un minuto o due... come i sogni, che durano 120 secondi ma il cervello li rielabora in modo talmente complesso che ci mettiamo molto + tempo a raccontarli nel ricordo...
e il concerto, e il lpacco giallo, e il club... tutte le persone che conosco e che continuo a conoscere...
Ricominciare a vivere è stata un'avventura, divertente per un verso, faticosa per un altro, e non ancora finita.
Le difficoltà che ancora ho ad impormi su me stessa per quanto riguarda la tesi, l'apatia che a volte mi prende, la mia abitudine a stare in casa invece che uscire sempre, com'era un tempo, sono sintomi di qualcosa che ancora non va, e forse non andrà mai.
Ma noi ci proviamo, e non ci abbattiamo.
Anche partire ogni poco non fa più per me, mi devo fermare un attimo e pensare a me stessa. Certo da qualche parte per rivedere Mark ci andrò, prima o poi, e se davvero voglio conoscere Tim... fermarmi non è la cosa + normale da fare... ma cazzo devo lavorare e studiare, se no non mi scollo + e non è giusto nei confronti di me stessa.
Nel frattempo, un grazie enorme a tutti voi che mi state accanto ogni giorno, chi + e chi meno, sopportando le mie paranoie e i miei eccessi, nel bene e nel male.
Vi voglio davvero bene, e spero di avervi con me sempre, per il resto della mia vita.
1 commento:
Belle parole. Davvero. E' commovente. Specie adesso che finisco di ascoltare "My way" di Frank Sinatra.
Credo che una Maggie come te, non esiste al mondo. O se c'è, sicuramente non è come te.
Beh che dirti....spero che tutte le volte in cui parliamo, ci contattiamo,etc. possa esserti utile in ogni tuo momento della vita e in ogni cosa che tu voglia fare.
Non ti cambierei nemmeno per un miliardo di amiche e amici.
Voglio esser sempre con te. Te lo meriti. E spero anche iola tua stessa cosa.
Buona vita Maggie.
Tieni botta
Posta un commento