Innocenti Evasioni

Ragazzi miei, questa settimana è stata davvero pesante a livello psichico... Se non avessi avuto il mio romanzo (che spero vi stia piacendo!) avrei davvero sclerato di brutto, e non dico per dire.
Per fortuna siamo giunti al termine, e stasera andrò alla comunione di mio cugino... da sola! Ma non ci voglio pensare più... un giorno non sarò più da sola, un giorno avrò qualcuno che mi voglia bene e stia con me sempre sempre sempre.
Ma adesso voglio sfogarmi un po' di questa settimana strana che ho avuto.
Innanzitutto, il furore scrittorio che mi ha preso non è normale, anche se mi ha distaccata dalla mia vita per tutta la settimana.
Ho passato notti intere a scrivere... e giornate a pensare a ciò che avrei scritto la notte. Scrivo di notte, come 10 anni fa... la notte è la parte del giorno che preferisco per le attività creative... e un tempo anche per studiare.
Studiare... stranamente questa settimana ho continuato a studiare, mi serve solo qualcuno che studi con me... e da lunedì mi devo davvero mettere sotto! Ma la notte è tutta di Mark, e di Mary... Non riesco a pensare ad altro, e il fatto che stasera dovrò saltare per andare alla comunione mi fa incazzare!
Intanto domani mattina devo fare un mucchio di cose, e quindi manco posso pensare di andare a dormire alle 6!
Cmq le cose che sono successe sono due: la prima, è che la dottoressa è venuta a visitare mia mamma, e ha detto che è inutile che ci proviamo, non camminerà mai più... Questa cosa mi ha abbattuto alquanto...
Inoltre la dottoressa mi ha detto di rifare i controlli... Ma perchè mi devono mettere queste paure addosso?
Sono anni che vivo con l'incubo, non tanto per me, quanto per i figli che vorrò avere... Io non credo che potrei sopravvivere sapendo di avere qualcosa che non va in me, non nelle condizioni in cui sono ora. Ma mi pare doveroso rifare i test prima di sposarmi...
Non voglio che Francesco, o chi per lui, abbia la stessa sorte di mio padre.
L'altra cosa che mi ha turbato non so se è positiva o negativa... ma non ne voglio parlare ora, richiede una riflessione lunga e quindi... a domani!