Quaranta giorni di tentazione...

Ciao a tutti e benritrovati sulle mie pagine!
Questo sarà uno di quei post senza un senso preciso... che poi chi l'ha detto che ogni cosa che scrivo debba avere un senso? mi sto già stressando abbastanza tra la tesi e i romanzi...
é finita una settimana in cui ho fatto tante cose e non ho fatto niente... come mio solito... mi chiedo come mai i giorni passano, mi pare di fare delle cose ma resto sempre allo stesso punto... nulla si evolve in avanti, tutto ruota su se stesso...
Domenica scorsa sono andata a lavorare in un paesino sperso sulle montagne Avellinesi... ho lavorato con dei colleghi con cui non lavoravo da una vita, perchè sono tutti responsabili come me e non si lavora insieme se si è dello stesso grado, tranne che ai Cral, e questo era un cral appunto. Ci siamo divertiti moltissimo nel furgoncino tutti insieme, a ridere di stronzate e a raccontare cose che avevamo fatto in questo periodo di tempo... il mio ultimo cral risaliva a carnevale, e in agenzia abbiamo a stento il tempo di salutarci che dobbiamo prendere l'attrezzatura e volare via!
E questa è stata domenica scorsa... lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì son volati via in un soffio, e mi ritrovo che tra 14 giorni sarò a Ibiza... il che implica che sono tornata dal mio tour da due settimane già, in cui avrei dovuto lavorare alla tesi ma non ho fatto quasi un cacchio, mi sono iscritta al corso d'inglese online ma non ho seguito nemmeno una lezione... perchè? perchè me stessa si ritorce contro me stessa impedendomi di svegliarmi la mattina e facendomi bighellonare tutto il giorno anche quando mi impongo di aprire i libri?
Sono talmente giù che non riesco nemmeno a preparare il regalo per Mark, che ho progettato con tanto entusiamo e tanto amore... Dico a me stessa domani, arriva domani e mi dico che non so abbastanza inglese per scrivere tutte quelle cose... NON SO ABBASTANZA INGLESE? Bene mi iscrivo al corso... il punto è che Mark potrei averlo avanti tra 40 giorni, toglici 8 giorni di Ibiza è un mese... E IO STO PERDENDO TEMPO, e so perfettamente il perchè... perchè ho paura di andare avanti, e se non lo preparo il regalo non glielo dò, e se non glielo dò la situazione non può cambiare... odio i cambiamenti, me ne rendo conto solo ora... anche se li cerco, anche se li desidero con tutta me stessa, mi fanno paura, perchè credo di non essere all'altezza di qualsiasi cosa nuova che mi si possa parare davanti... anche se riguarda cose che magari ho studiato, già fatto in maniera diversa o che so io...
Per lo stesso motivo non scrivo la tesi, perchè se non la scrivo non mi laureo, e se non mi laureo non posso nè iniziare la specialistica, nè lavorare, nè eventualmente scappare di qua e fare un master fuori... ho fatto richiesta per studiare all'estero, e me ne sono pentita mezz'ora dopo, mi hanno contattata ed ero fuori di me dalla gioia, e ora già non so se lo voglio fare davvero... ma so che era il mio primo istinto quello giusto, e che quello che mi sta tirando indietro è la parte di me che mi butta giù... e che di solito vince.
Ieri sera per impormi su me stessa e uscire ho rischiato l'attacco di panico... e anche adesso non mi sento affatto bene.
A settembre chiamerò quel centro che mi consigliò una volta la mia amica, se ritrovo il numero... ho preso appuntamento e non ci sono mai andata, perchè fondamentalmente ho paura di guarire... ma sono stufa di restare qua. Non sto bene e non sono più depressa, non è una situazione facile da gestire... quando ero depressa ero depressa, e non mi importava di niente. Ora sto male e mi importa di tutto, ma non riesco a fare niente. E' uno schifo. Voglio uscirne.
Lo scrivo e alla radio parte Shine, è assolutamente assurdo!!!
Oh Signore Iddio che hai messo Mark Owen sulla mia strada 4500 volte, fammi capire il perchè!!!
No, magari lo avessi messo sulla mia strada tutte ste volte... ma cmq quelle che ce lo hai messo sono state sufficienti fino ad adesso!!!
La mia vita è come una centrifuga che gira e rigira, e io devo trovare il modo di uscire... schizzare via verso qualcosa che non so cosa sia...
Ho preso in antipatia perfino il romanzo, sapete perchè? Perchè so che potrei pubblicarlo. So che non è una merda, aggiustato. E quindi non lo correggo, perchè poi sarebbe da coglioni non registrarlo, e una volta registrato, perchè non inviarlo?
Quando rileggo i tre capitoli che ho corretto, ci vedo ancora delle modifiche da fare, ma talmente stupide che sono irrilevanti... mi brillano gli occhioni, e sono orgogliosa di me stessa. E poi mi dico che devo pensare alla tesi, e che il romanzo può aspettare, e mollo Mary in coma, Mark in depressione, Rob a lutto e Melanie che si sta innamorando... li mollo così, parti di me a cui ho voluto dare vita propria con un inaspettato successo... Non si meritano di essere abbandonate in un file di word e in una cartellina verde a fiorelloni... si meritano la copertina di cartoncino con la foderina con un bel disegno, e io mi merito di vedere scritto il titolo e sopra di esso il mio nome... io lo so che me lo merito, però non voglio...
Quando lavoro alla tesi, invece, mi viene in mente che tanto alla fine io nella vita voglio scrivere, e che quindi devo pensare al romanzo.. è un circolo vizioso che non riesco ad interrompere, e alla fine non faccio nessuna delle due cose, nè correggere il romanzo nè scrivere la tesi... vorrei capire che cazzo mi sta succedendo da qualche anno a questa parte.
Quando ero in psicanalisi, l'analista andava a scavare le cause del mio male chissà dove... secondo me ero io stessa a sviarlo, perchè parlavo sempre di cose del mio passato remoto, o del mio presente attuale... ma dev'essere scattato qualcosa invece nel 2005, quando siamo tornati da Berlino... io lo so che è stato là... ma non so cosa!
Stavo iniziando già a dare delle avvisaglie, ora lo so... nel 2004 in vacanza ho dato di matto un paio di volte... ma di matto sul serio. Non capisco come abbia fatto Francesco a non spaventarsi a morte e lasciarmi, davvero. Ma a modo suo mi amava, era il modo che non mi andava bene.
L'altro giorno, con Lisa, guardavamo i costumi e tutte le cose per Ibiza, e sono usciti dalle scatole dei capi di abbigliamento comprati nel 2005, che ora non mi coprono nemmeno per metà. Ero magra, ero magra davvero, ma lui era capace di farmi sentire grassa lo stesso... vi giuro, vi vorrei far vedere un top minuscolo azzurro che ad Annalisa andava a stento... e io lo indossavo... e mi sentivo grassa!!! Ma come si può fare a sentirsi grasse quando ti va a pennello la taglia unica??
Perchè dipende dalle persone che hai intorno... io non so se Francesco mi voleva anoressica o non so che... ma io ero magra, mi era rimasta solo un poco di panzella che se ne sarebbe scesa con qualche addominale... pesavo 64 kg... ora me li sogno la notte...
quando guardo le foto di Berlino o quelle della sua laurea triennale, quasi non mi riconosco... e so che è perchè non mi accettavo, anche se ero oggettivamente magra, non mi volevo bene... Francesco stesso una volta mi disse: "pare che insieme ai kili hai perso anche il tuo buon carattere..." Era vero. Ma sarebbe stato diverso se fossi dimagrita per me stessa, o se almeno lui avesse apprezzato gli sforzi e il risultato di una cosa fatta per lui...
Vedermi bella nello specchio mi risulta + facile adesso che allora, stranamente. Forse ora, anche se proprio bene non sto, mi amo di nuovo.
Non so perchè questo post ha preso questa piega, quando ho iniziato a scriverlo volevo solo parlare della mia gitarella notturna sul Vesuvio al ritorno da lavoro, e invece sono finita a parlare di tutt'altro..
bene, ora andrò a dormire... da oggi mancano 40 giorni prima di partire per Londra... come al solito sono decisa ad autopunirmi se non studio... alias non parto.
Se voglio partire, se voglio rivedere Kiki (Ila la rivedo cmq perchè viene a Napoli 5 giorni, Amora!), se voglio avere mezza possibilità di rivedere Mark, anche se non avrò preparato il regalo, di poter incrociare il suo sguardo ancora una volta, ancora una, per un solo microscopico istante delle nostre vite... Devo far andare avanti la mia, il che implica mandare qualcosa al professore il 22 prima di partire, scrivere un romanzo o correggere un po' dell'altro, seguire le lezioni d'inglese... la tentazione di non fare niente e dormire sarà tanta, ma ce la devo fare... ah, ho anche cercato di ricominciare la dieta... col lavoro è un incubo, ma ce la posso fare!
Da domani, anzi no, da oggi si cambia musica! No, Mark, non intendevo che non ti ascolto più, come potrei? Tu che sei il mio calmante il mio eccitante la mia ninna nanna la mia sveglia e non capisco come può una stessa canzone addormentarmi la sera e darmi forza la mattina...
Mark ci facciamo questi 40 giorni insieme... io aspettando di vederti e tu aspettando Godot... perchè in fondo tutti aspettiamo qualcosa, a volte sappiamo chi, cosa, altre volte attendiamo semplicemente l'ignoto, il passare del tempo, la prossima stagione, l'amore, il lavoro, la felicità...
A volte aspettiamo solo di morire, o di vivere...
Io mi so pure scocciata di aspettare... alla fine di questi 40 giorni, avrò fatto qualcosa che farà andare avanti la mia vita, anche se solo di un passettino... meglio un passettino che girare in tondo, come un serpente che si morde la coda.