24 Agosto 2008
Alle 8.40, come previsto, il nostro aereo decolla alla volta di Ibiza, dopo fila per prendere i documenti di viaggio, fila per il check in, fila per il metal detector, fila per il bagno, fila per l'imbarco...
alle 10 e qualcosa, mezz'ora + mezz'ora meno, siamo a Ibiza.. i nostri bagagli escono dopo un'attesa che ci pare interminabile, praticamente per ultimi... usciamo fuori e becchiamo la tipa del tour operator che ci indirizza verso il bus che deve portarci all'hotel Florida, Sant Antoni de Portmany,nel nord dell'isola.
Arriviamo dopo un giro lunghissimo per accompagnare gli altri passeggeri, dietro di noi ci sono tre coppie di zulù napoletani e noi preghiamo affinchè non scendano al nostro hotel, e siamo esaudite allorchè li vediamo scendere in un 4 stelle con animazione sperso dal padre eterno uhuhuh
restiamo solo noi e una coppia di ragazzi romani simpatici che sono in un altro hotel di San Antonio, coi quali ci interroghiamo sull'utilità per delle coppie giovani di avere l'hotel con animazione... è pari a zero a mio avviso!
Finalmente giungiamo all'hotel, cerco di spiccicare 4 parole in spagnolo ma mi escono male... però la signora mi sorride e mi spiega che la stanza non è ancora pronta e dobbiamo aspettare le 14... sono appena le 11!
Lasciamo le valige in reception e iniziamo a girovagare per la città senza meta, con l'unica preoccupazione di saper poi tornare indietro... camminiamo e camminiamo e la prima cosa che ci salta all'occhio, a parte il blu del mare che splende nonostante il cielo coperto, è che in giro ci sono un mucchio di bambini... famiglie in vacanza... a Ibiza!
Ma com'è possibile? Nel luogo della trasgressione e della perdizione, della lussuria e degli eccessi, ci sono persone in vacanza, persone normali come noi!
verso mezzogiorno ci fermiamo a un fast food e faccio ordinare a Lisa i panini in inglese... ho talmente tanto sonno che lo spagnolo mi sfugge come sapone dalle mani umide... dopo aver fatto un altro giro al porto e varie foto all'uovo dedicato a Cristoforo Colombo, che è il monumento + importante di Ibiza intera. torniamo in hotel dove finalmente ci consegnano le chiavi magnetiche e possiamo andarci a buttare sul letto...
Peccato che alle 15 a Ibiza inizino con la musica dance fino all'alba... e che vuoi dormire? nonostante Mark nelle orecchie, ci svegliavamo ogni poco finchè, vinte dallo stress, verso le 18 nbon ci siamo alzate, lavate, vestite e andate a vedere se per caso c'era qualcosa di nuovo fuori alla disco Eden, il locale dove quella sera avrebbe suonato Howard, ma non c'era niente.
Facendo un altro giro, fortunatamente il nostro hotel è centralissimo e abbiamo tutto vicino, supermercato, ristoranti, mare, porto con barche che vanno dappertutto, locali e discoteche, decidiamo dove cenare e ci accomodiamo. Ordiniamo Paella para dos, ancora mi sforzo di parlare in Spagnolo mentre spiego ad Annalisa che dire "Escucha" alla cameriera è da cafoni, perchè è come se qua dicessimo "Senti", e che deve dire "Perdone", la paella non arriva mai ma spiego a Lisa che facendola sul momento ci vogliono almeno 20 min.. e infatti 20 min dopo, puntuale come un orologio svizzero, la paella atterra sul nostro tavolo!
Ho un'ansia assurda per la missione.. sono nervosa da giorni, ho paura di fallire, sono da sola perchè per quanto Lisa possa essere mia amica, non è una fan, non è un socio del club e, se posso dirlo senza offendere nessuno, non è Anny...
L'empatia che avevamo a Stoccarda, anzi, in quel di Goeppingen, non la potrei rivivere mai con nessuno!!!
E Anny mi mancava tantissimo, nonostante gli sforzi di Lisa (ti voglio bene e apprezzo la pacienza!Anche se non avresti mai scoperto di odiare la electrohouse se non fossi venuta!) mentre mi cambiavo per andare in disco e mi vedevo un cesso, mentre scendevo dall'hotel col cuore a mille e un pacchetto in mano, mentre pensavo "Cazzo cazzo cazzo rivedrò Howard", mentre camminavo con una faccia da funerale verso la discoteca, domandandomi se bastava la forza del pensiero di Annina e delle altre del Club per far andare bene la missione... mentre ancora parlavo in inglese con un Pr niente male che a detta di Lisa mi fittiava... io ho solo notato che mi guardava insistentemente nella scollatura del vestito... e la cosa mi ha infastidita alquanto.
Scopriamo che dobbiamo tornare a mezzanotte e mezza, avremo un ingresso a parte perchè abbiamo già preso i biglietti online e quindi abbiamo priorità... io sono un mostro, anche se a volte non mi so spiegare nemmeno io come faccio a fare certe cose!
chiamo Anny mentre ci dirigiamo verso un punto imprecisato del lungomare per poter vedere i fuochi d'artificio che verranno sparati a mezzanotte in onore a San Bartolomeo, patrono del paese (poi mi spiegherete perchè una città che si chiama San Antonio ha per patrono un altro santo... misteri della vita!). Devo avvisare il Club del momento in cui entrerò in disco... ci sediamo su una panchina e quando iniziano i fuochi io sono ancora abbattuta... sono di un nervoso assurdo.
Guardiamo a testa in su finchè non ci alziamo proprio, i nasi all'insù e i nostri "ooohhhh" di ammirazione si mescolano a quelli degli altri. Discuto dei fuochi di San Sebastiano, qui in Italia, ma penso a Mark... è l'unica cosa che può calmarmi.
Me lo immagino accanto a me col naso all'insù, e per un attimo quasi ci credo... cerco invano la luna nel cielo, non c'è.
Al termine dello spettacolo pirotecnico rifacciamo a ritroso il lungomare per recarci alla disco, dove entriamo quasi subito, senza che ci venga controllato nemmeno il pacchetto.
Facciamo un giro per la disco, è veramente bella, so che Howard suonerà ella Room 2 e quindi la cerco, trovandola!
Ci sono già una ventina di persone appostate sotto la consolle.. il Dj che ha aperto le danze è un perfetto sconosciuto per me, ma le donne sedute sulle casse e sui cubi, in cerca di un posto in prima fila, pare evidente che non siano lì per lui, visto che gli danno addirittura le spalle. Mi basta un'occhiata per capire che qui non sarà come in Germania: siamo noi italiane ad avere fama di pazze, ma le spagnole sono le più pericolose.
Di inglese non ce n'è nemmeno una per adesso... le ragazze che mi trovo davanti parlano in catalano e hanno i tratti tipici della donna Iberica. Io e Lisa andiamo a prendere qualcosa da bere. la consumazione ci viene a fare 12 euro a testa... e per stasera, caro Howard, mi hai già fatto spendere 60 euro... Chiamo Anny per dirle delle mummie sotto la consolle e poi
torniamo nella sala , balliamo ma siamo le uniche... guardiamo sconvolte le altre che stanno ferme come statue... arrivano le cubiste e le fanno scendere da cubi e casse... nonostante tutto, restano in piedi davanti alla consolle... queste non le schioda manco il diavolo da qua sotto!
La consolle è aperta, noi siamo in "seconda fila" e con un braccio posso tranquillamente posare il pacchetto lì sopra...
Passano i minuti, io e Lisa balliamo e ci guardiamo intorno... iniziano a comparire altre persone, ma la sala è ancora semivuota rispetto alla sala principale, nonostante sia pari alla metà del Club Rouge a Goeppingen... non capisco perchè Howard abbia questa mania di prendere sale così piccole! Davanti a noi si posizionano tre ragazze altissime, che non si muoveranno di un millimetro per tutta la notte.
Le cubiste si danno il cambio all'incirca ogni ora, sono 3 gruppi da 4, 8 hanno i completini Kiss da Funk, 4 bionde e 4 more, le altre sono in lingerie stile gotico e molto truccate... e sono le più brave. Arrivano i primi inglesi ubriachi, c'è uno che fa il zozzoso con tutte le cubiste... una non lo tollera più ma continua a sorridere... due di loro fotografano i culi delle ragazze... un tipo mi fa una foto e non capisco perchè.
L'una, le due, le tre... mettono dei nastri come transenne per fare un passaggio... le mummie iniziano ad agitarsi, e mettono mano alle macchinette fotografiche e ai cellulari... la sala è quasi piena... sto guardando la cubista quando mi giro sentendo Lisa dire: "Ma chi è?" dopo che qualcuno l'ha spostata con la mano... e vedo Howard dietro di lei!!!
e io: "Lisa... è Howard che deve passare..."
Sono come ipnotizzata a guardarlo mentre mi passa praticamente accanto, scortato da due gorilla che aprono un varco fino alla consolle.
Howard mi passa accanto senza vedermi, come non era successo mai. Chissà perchè anche a Lisa, come altre volte ad altre amiche, non viene in mente di dargli in mano il pacchetto. Lei non è fan, ma secondo me è la vista dei Lads che annebbia il cervello di chiunque ne abbia anche solo sentito parlare da una thatter. E' come un'apparizione di un angelo: ti lascia senza fiato.
Lo vedo entrare in consolle e solo allora mi ricordo del pacchetto. Sto per buttare una bestemmia ma non ne vale la pena: la consolle non è mai stata così accessibile come stavolta.
Peccato che il suo ingresso abbia resuscitato il museo delle cere che avevo davanti fino a 2 minuti prima... è il caos più totale e mi rendo conto di aver perso l'occasione per consegnare in pace.
tiro un sospiro, stringo in mano il pacchetto, penso a Mark, ad Anny, a tutto il resto del Club... so che alcune sono sveglie aspettando un mio segnale... le capesse lo sono di sicuro.
E io sono pronta a lottare, e anche Lisa lo è, perchè è amica mia, mi vuole bene e ha promesso di aiutarmi!
Ed è lei a chiedere a una delle pertiche Iberiche se per favore ci fa passare un attimo per dare il regalo ad Howard...
2 commenti:
il museo delle cere è pazzesca!!!certto che davvero ste spagnole stavano in assetto di guerra!!cmq non ci hanno fottuto!!la missione è andata alla grande e lui ti ha anche riconosciuto!!!grazie x avermi pensato!!ero lì con te!!!
Grande Maggie come sempre!!!! Missione compiuta!!!! Ma il museo delle cere mi mancava ora non lo dico più!!!!!!!!!!!!!!ahahahahahahahahhahahahahhaaah Ma com'è che le pazze le trovi semèpre tu!!!!!!!! Comunque grazie per questo ennesimo sforzo per tutte noi....... Sei una vera presidentessa!!!!!!!!
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