giovedì 6 marzo 2008

Mark Owen live at The Academy - La mia umile opinione

Rieccomi, dopo essermi goduta il mio premio per aver fatto il mio dovere di studentessa... Mark dal Blocco NOte mi sorride ancora... Ma per oggi resterà così, perchè non ho nessuna intenzione di studiare ancora!
Bene... il famoso dvd di Mark, che tutte vogliono e che poche hanno... di fatto è stato diffuso in tiratura limitata e messo in vendita solo online, con una difficile procedura di pagamento tramite vaglia postale internazionale... in pratica, scomodo, e disincentivanta. Nonostante tutto, le copie sono andate a ruba, e io sono ufficialmente nella lista di quelle rimaste senza, che sta supplicando la Sedna, Mark o chi per lui di stamparci delle copie. Nel frattempo, grazie a Lucia(Hi se mi leggi!), oggi ho potuto vederlo anche io.
Bene, mi sono posizionata su una sedia, io, la tv, il lettore dvd nuovo di zecca che ho comprato per vedere il dvd dei take, due saltimbocca (oggi è il mio giorno di fuoco, fanculo la dieta) e una corona extra.
Pronti per un viaggio a Owenland? Schiaccio il tasto enter e inizia il concerto...
Mi fa strano vederlo lì sul palco... non è la prima volta, quindi ne deduco che mi fa strano vederlo sul palco nella mia Tv.
E c'è di nuovo quella strana sensazione, come se non lo riconoscessi... hey ma chi è quello che sta cantando Crush? la voce è quella di Mark...
Inizio subito con il fare una distinzione tra due livelli: il concerto in sè, e il modo in cui è stato costruito il dvd. Mi soffermerò su entrambi in momenti diversi, quindi ora inizio dal concerto.
Mark è semplicemente... Mark. Lui è lì, canta le sue canzoni, e anche se all'inizio pare un po'... non saprei, teso, anche se era il suo ultimo concerto del tour... forse era + triste, non so, a circa metà si è riavuto... uhuhuh
fatto sta che alla terza canzone era già sudato come fosse stato in pieno sole il mese di agosto... e qua te lo devo dire bebè: capisco i problemi di budget e tutto, ma almeno n'asciugamano a bordo palco?? Non hai fatto altro che asciugarti il sudore sulla manica tutto il tempo... e per quanto tu possa essere terribilmente sexi... non si fa!!!
Alquanto strana la partecipazione del pubblico: avevo già segnalato nella mia esperienza Londinese che il pubblico lì è piuttosto cheto... ma qui addirittura non lo si sentiva cantare, anche se ho come l'impressione che sia stato alzato di proposito il volume di Mark e della band per coprire i cori... ma durante Hail Mary ha fatto proprio un brutto effetto:Mark chiede, durante l'ultimo ritornello, di cantare... ma si sente solo il back vocalist dire Hail Mary... niente coro!!! è di un deprimente unico!!!
C'ero io con la corona in mano che canticchiavo per la cucina (non riuscivo a stare ferma,sono talmente abituata a fare altro con lui nelle orecchie, che non mi veniva da starmene lì buona seduta a guardarlo... anche perchè hey, chi è quel tizio che canta nella TV? Mark Owen?? Ma no, Mark Owen è quello che sta a Londra, che ogni tanto incontro quando vado lì, quello di cui mi piace l'odore... Quello che mi basta sentire mezza canzone che già sto meglio, la voce che mi accompagna quando scrivo... chi è quel tipo lissù?? Sì forse vagamente gli assomiglia... uhhuhuhuhuhuhuh), e indovinavo le canzoni dalle prime 3 note anche se gli arrangiamenti di alcune erano diverse...
Non capisco la mania di Mark di iniziare le canzoni di spalle... sarà che sa che siamo addicted alla sua b-side, ma cmq... lui mi piace proprio per questo: non gliene frega un corno di apparire strano, o buffo, fa come gli viene e alla fine mi fa sempre sorridere, perchè è spontaneo ed è scemo uhuhuhuh.
E poi, e questa è una cosa che non ho mai scritto, lo ammiro, tantissimo, per il coraggio che ha avuto nel rimettersi in gioco ogni volta... io non lo so, davvero non lo so, se sarei riuscita a fare quello che ha fatto lui. Quei teatri semivuoti in cui l'ho visto, mi hanno fatto piangere il cuore, davvero, e la gente che non sapeva le canzoni e pensava a fargli le foto col cellulare invece di ascoltare, di cantare... e lui lì a cantare, cantare per noi, e per sè. Credo che ogni forma d'arte sia in qualche modo terapeutica, come per me è stato terapeutico riprendere a scrivere, per lui lo è stato mettersi davanti al piano e scrivere They do, e poi tutto il resto... e poi quello che fai, ti illudi che possa essere d'aiuto al mondo come lo è stato a te, e quindi lo vai a cantare fuori, come io faccio leggere la mia storia. L'ho scritto a lui in una lettera che non gli ho ancora dato: Come io voglio essere letta, tu vuoi essere ascoltato... e io voglio che lo sia!
Cmq, anche tornare con i take è stata una cosa coraggiosa... tanto di cappello per il piccolo Mark Owen, lo stimo per il suo coraggio e per la sua forza interiore, che forse in questo momento si è momentaneamente scordato di avere...
Ritorniamo al concerto: tenerissimo quando in my love cambia il colore degli occhi, per adattarlo credo a quelli di Emma... ecco, io spero che Johanna non abbia mai assistito a un concerto di Mark e sentito quella modifica... mi sarebbe venuta la stizza a livelli da suicidio a sentire la canzone scritta per me dedicata a un'altra donna...
Devo per forza menzionare 3:15 perchè so che fa arrapare chiunque (fatemi passare il termine, please, ma quando ci vuole ci vuole!)e sono sicura che Mark lo sa... altrimenti non canterebbe così!
E poi, pare strano, ma gli ho sorriso durante Alone without u... ho sorriso alla Tv ovviamente, ma sorridevo a lui che è sempre nei miei occhi... e la lacrimuccia di They do? La stessa che mi esce anche in macchina appena accendo lo stereo con HTMF a tutto volume: è una lacrima positiva, da commozione pura, che mi ricorda che è stato male anche lui, e ci accomuna in quanto esseri umani...
Ora invece parlerò della questione tecnica del dvd.
Credo che il budget e le possibilità di Mark fossero davvero limitate, ciònonostante lui ci ha tenuto a fare un dvd con un suo live... chiamatelo narcisista, ma noi fan stavamo come le pazze per averlo, e se sono rimasta senza è stato solo per la maldestra gestione della distribuzione... o sarebbe meglio dire, della non distribuzione, dovuta probabilmente sempre a problemi di budget. In pratica, è come se io mi facessi una piccola casa editrice, la registrassi, mi pubblicassi il mio libro e poi lo dessi in distribuzione, andassi in giro a promuoverlo e poi il secondo, sull'onda del successo del primo, lo vendessi solo online spedendolo da casa mia direttamente a casa degli acquirenti... E' stato + o meno questo il meccanismo.
La sedna è una piccola etichetta ed evidentemente i costi dei canali distributivi erano talmente alti da essere sconvenienti.
In ogni caso, il dvd è un prodotto multimediale veramente semplice, talmente semplice che il mio ex avrebbe saputo fare di meglio.
Per le riprese c'erano 3 camere principali, frontale dx e sx, che ogni tanto si sono occupate di riprendere anche il pubblico.
Le inquadrature molto statiche, con prevalenza di piani americani, davano davvero l'impressione del video amatoriale... i miei video di Bologna sono + movimentati.
POi c'era sta questione dell'audio alzato, con il pubblico praticamente ridotto a una 30ina di teste e 60 braccia delle prime file, abbastanza morti... senza contare un episodio di leggero asincrono audio-video durante kill with your smile.
Insomma il dvd, come la gestione mkt della casa discografica, fa acqua...
Mark, devi proprio assumermi: Sono esperta di comunicazione d'impresa, ho seguito un corso di organizzazione di eventi culturali, seguo un master per diventare project manager, in cui sto imparando tecniche di fotomontaggio e montaggio video, l'HTML e l'animazione in flash, faccio la tesi sull'usabilità e sulla fruiblità dei contenuti nei siti web ( e il tuo sito avrebbe bisogno di una bella ristrutturazione... ti rendi conto che non c'è la tua discografia? è vergognoso!), parlo 4 lingue e sto cercando di imparare la 5a, cucino e, come se non bastasse, so fare la manipolazione coi palloncini. In cambio chiedo solo di poterti guardare ogni tanto mentre dormi, poterti ascoltare quando hai bisogno di parlare, e prenderti per mano quando ti serve sostegno... oltre a un salario per vivere decentemente in quel di Londra!
Ragazzi dell'extra e dell'intervista scriverò domani mattina perchè ora sto dormendo... vi dico solo che è stata una rivelazione choccante per me! Buonanotte a tutti!

1 commento:

Jo ha detto...

Mi trovavo a cercare su google chissà quali cose in più sul live in questione e mi è apparso il link di questo intervento. Dal momento che sono passati tre anni da quando lo hai scritto, dubito che scoprirai che l'ho commentato, ma nel caso in cui ti capitasse di accorgertene vorrei farti sapere che ho ammirato molto le tue parole, quello che hai scritto su Mark (oltre a tutte quelle cose tecniche che ho letto con stupore dato che sono, uhm vediamo, negata con quel genere di materie!). Finora ho avuto l'impressione che la maggior parte delle fan pensasse a lui come un quasi quarantenne molto ben fatto ma non andasse oltre e mi ha fatto piacere scoprire che esiste chi non si ferma alle apparenze ma cerca, per quanto possibile, di scavare fino all'essenza delle persone, in questo caso lui. Bell'intervento, sul serio :)

 
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