Buonasera a tutti, o miei lettori,
niente di buono è venuto fuori dalle mie elucubrazioni mentali, se non giusto il pensiero che vorrei che questo inverno finisse prima del tempo perchè il mio amore ha sempre freddo, e in questa stagione non sta bene.
Niente di che, visto che sto ancora scontando il malumore per tutto quello che si è creato attorno ai miei posts precedenti.
Stasera, quindi, mi dedicherò ad una disquisizione su un mio interrogativo personale, sperando di riuscire così a risolvere un dilemma in cui mi sto dibattendo da alcuni giorni, ma che stasera è diventato reale per la prima volta.
Sto aiutando un'amica... sto aiutando un'amica a portare avanti un sogno... sto aiutando un'amica a portare avanti un sogno impossibile, che è lo stesso mio con Tim. E non so se sto facendo bene.
Quando, qualche settimana fa, a inizio anno credo, mi ha chiesto, per la prima volta "Maggie.. ma secondo te si può essere attratte da qualcuno che non si conosce di persona?" non credevo che mi avrebbe confidato quello che poi è venuto fuori.
Pensavo che se ne sarebbe uscita con una banalità del tipo"ho una fissa per il tale attore/cantante/vip". Mai avrei immaginato una situazione talmente speculare alla mia per il 70% degli aspetti: Bello e Impossibile (e sapete cosa intendo per impossibile, vero?), residente all'estero, impiegato nello show business, contatti via mail. Olè. All'inizio le ho detto che era matta da legare, che si stava immergendo da sola nelle acque della sofferenza, che lei lo sapeva, l'ha sempre saputo che lui era di un altro pianeta, in tutti i sensi, che... che... Si, lo so, lo so: anche io so da un anno che Tim è su un altro pianeta... e giustificarmi ancora con il fatto che quando mi sono presa la sbandatissima e mi sono innamorata non lo sapevo, non serve poi a molto. Predicare bene e razzolare male è il mio hobby. Ma, davvero, se l'avessi saputo dall'inizio avrei fatto di tutto per evitare di cascarci, ed inoltre lei non l'ha mai incontrato, mai scambiata una parola dal vivo. Sinceramente, ancora non mi è chiaro come si conoscano...
Ma non è questo il punto... ad ogni mia obiezione, lei rispondeva che per lei non cambiava nulla. E qui sono costretta mio malgrado a svelare che la mia amica in questione è una delle tante ragazze meno fortunate di me che conosco. Diversamente abili, così definiscono ora chi abbia difficoltà fisiche, psichiche o mentali. Lei ha una di queste difficoltà, non dirò quale per ripetto della privacy. E perchè non voglio che qualcuno di voi che magari la conosce, capisca, perchè lei si sente abbastanza stupida a fare tutto ciò.
Bene, per lei non cambia niente, sostiene. Ho cercato di farle capire che le avrebbe fatto male lo stesso, ma credo che per lei sia confortante amare qualcuno che è impossibile che la ricambi, piuttosto che innamorarsi di qualcuno che potenzialmente potrebbe ricambiarla. Che strano, perchè è una cosa che spesso hanno voluto appiccicare addosso a me, dicendomi che preferivo vivere qualcosa di irreale invece che trovarmi un ragazzo vero. A dire tutta la verità, a me Tim mi è capitato tra capo e collo in un momento in cui non volevo nessuno proprio, e me lo sarei evitato volentieri, quindi non vedo perchè la gente debba dire tali insulsità su di me.
Tornando alla mia amica, per lei che è insicura e pensa di non poter piacere a nessuno, amare un omosessuale è una certezza: non è che non la vuole perchè non vuole lei per i problemi che ha, ma non vuole lei perchè è una lei, appunto. Non credo che abbia mai accarezzato il pensiero di cambiare sesso per lui, come invece è capitato a me. Qui sta la differenza grandiosa tra lei e me: lei si sta invaghendo apposta di qualcuno che non può volerla, per tutta una serie di motivi facilmente intuibili nella sua condizione, io quando ho scoperto questa triste verità dalla disperazione ho pensato di snaturare me stessa pur di cambiare lo stato delle cose. Per me, il fatto che Tim non mi potesse volere è stato tragico, avrei preferito che mi dicesse: non mi piaci perchè c'hai la panza e mi piacciono more alte e con gli occhi viola, piuttosto che questa situazione. Assurda, viste le peculiarità del nostro non rapporto, ma non divaghiamo.
Ci ho pensato e riflettuto per giorni a cosa era giusto fare... Temporeggiavo, dicendole un po' di lasciar perdere e un po' incoraggiandola a sentirlo...alla fine lei mi ha preso alla sprovvista e mi ha avvisato, a fatto avvenuto, che gli aveva scritto di nuovo. Ho pregato che lui non rispondesse... ma ha risposto. E mi pare di rivedere me un anno fa, felice come una scolaretta col suo bel voto. Ah, l'amore, croce e delizia dei giorni nostri.
Lei mi chiede consiglio, io non so che fare, mi chiede na mano con una lingua che non è la nostra, e cerco di dargliela, anche se in cuor mio lo so, io lo so che si scotterà comunque, perchè, se tutto dovesse andare per il verso giusto, lui sempre gay rimane, e lei, per quanto possa dire il contrario, un barlume di stupida ed insensata speranza di successo, in questa storia, ce lo deve aver messo, perchè non puoi invaghirti (non posso, io non posso usare la parola amore, e il verbo innamorarsi, per due persone che non si sono mai incrociate, e che non hanno mai respirato l'una il feromone dell'altro, scusate ma NON POSSO) di qualcuno senza sperare minimamente in cuor tuo di averlo, in qualche modo, un giorno. Ma, e c'è un ma, io temo il peggio. Temo quello che è successo a me, temo che lui la allontani nel momento in cui avverta, tra le righe che vagano da un pc all'altro, qualcosa di più della stima professionale e di facciamo amicizia, please. Perchè non c'è giorno, ora, minuto, secondo, in cui non mi domandi se sia stato proprio il mio rapportarmi in maniera diversa dalle altre con Tim la motivazione della mia cacciata dall'Eden. Che pena, non mi ha manco dato il tempo di mangiare il frutto proibito, e a nulla servono per consolarmi un paio di canzoni e un po' di imbarazzo.
Temo quello più che l'amore silenzioso e sofferente, perchè so quale delle due cose mi ha ferita di più. Non è stato scoprire che è gay, a ferirmi, anche se, dati i miei precedenti di quando ero ragazzina, legati alla morte di mio padre, è stato un grosso trauma, come un deja vu psicologico di cui ho incolpato me stessa e il mio essere femmina. A tutto questo, per grazia di Dio, la mia amica non va incontro: lei sa perfettamente chi ha davanti, ed è proprio per quello che se l'è scelto. Il 90% di lei si sente rassicurata dal fatto che lui non può volerla, non la vorrebbe nemmeno se fosse una Claudia Shiffer de no'altri, come direbbe Anny, e questo la fa sentire meno "diversa", paradossalmente. L'oggetto del suo desiderio non vuole lei, nè me, nè qualsiasi cosa sulla terra non sia pisellomunita. Auguri.
Ho sofferto perchè non poteva volermi, il mio Timmo, ma solo perchè non lo sapevo già e mi ero costruita un piano d'azione basato sulla possibilità dei fatti. Quando ho scoperto che non si poteva, ho invertito la rotta, un'inversione ad U di cui ho cercato di fare partecipe anche lui, senza riuscirci, evidentemente. Mi sono detta che lo avrei amato in silenzio finchè non mi passava, ma, visto che tutto questo stupido film grottesco era iniziato perchè volevo conoscerlo ed essere sua amica, avrei continuato ad agire per questo. Cosa che, detto sinceramente, riuscirei a fare solo ora. Essergli amica, intendo. Ora che lui si è messo con uno e ha preso una direzione chiara, ora che la punta di dolore che mi aveva inflitto è diventata una punta di spillo, ora sì che potremmo parlare più o meno serenamente, se riuscissi a non perdermi nei suoi occhi. Allora mi illudevo solo di potercela fare, lui ha intuito, capito, spiato, e tracchete! Ha fatto quello che avrei fatto anch'io al suo posto con più garbo(io non avrei iniziato un silenzio semi ostile, avrei tamponato per qualche mese e poi avrei fatto andare tutto nella scordanza, come si dice da noi).
Bene, il silenzio è quello che temo per la mia amica. Che lui smetta di scriverle, nel momento in cui capisce qualcosa, e, non sapendo delle condizioni, delle premesse da cui parte lei, decida di estrometterla dalla sua vita, allontanarla, magari anche in malomodo se non è sensibile ed educato quanto il mio educatissimo e pulitissimo Signore.
Non credo che lei lo sopporterebbe, perchè per me, che ho esperienza della vita e delle molteplici sfaccettature umane, è stato terribile. Lei, che ha vissuto, non volendo, in una campana di vetro impostale dalla famiglia e dalla società in genere, che di amore, rapporti umani e tanto altro, sa solo quello che ha letto nei libri, visto nei film e vissuto in maniera indiretta attraverso i racconti di amici, come potrebbe reagire? Io ho rasentato l'insanità mentale davanti ad un pc. Non voglio essere complice di tale triste risoluzione.
Eppure... eppure mi sembra una cattiveria farla smettere di sognare... anche se so che potrebbe andare tutto male, che i presupposti sono quelli della sofferenza, che stiamo seminando delle piante potenzialmente già marce. Anche se so che è solo un'illusione nella sua mente, questo "amore" che non voglio definire tale, pari a quando le mie amichette e io amavamo il poster di Mark senza manco sapere che odore avesse da lontano.
Non posso impedirle di vivere anche questo. Tutti noi abbiamo bisogno di amare, in qualche modo, di riversare quello che abbiamo di buono dentro su qualcuno. E, lo odio, ma abbiamo anche bisogno di stare male, perchè altrimenti non apprezziamo i momenti di gioia.
E così, continuerò ad aiutare la mia amica a scavarsi la fossa con le sue mani, sperando che non ci si debba buttare dentro prima del tempo. Prima di aver trovato, attraverso questa relazione fittizia, la forza di viverne, magari, una vera ed intensa. Come, ormai, devo fare anche io.
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