Ieri, al corso di scrittura creativa, ho imparato delle cose, o, semplicemente, ho riflettuto su delle cose.
Ho riflettuto, mentre ci spiegavano come si compone una storia, e ho realizzato che i miei romanzi vanno avanti proprio così anche se non ci pongo attenzione. Cosa ci faccio in un corso di primo livello, non lo so! Ho capito che non mi riesce di scrivere cose che non siano fatti della mia vita se mi dicono di scrivere in 10 min in mezzo ad altre persone... ho sempre scritto da sola, nel mio piccolo nido... nella mia stanza che è sempre la stessa da quando avevo 7 anni, e ho quasi paura che il giorno che cambierò scrivania, non mi riesca + nulla.
Sarà che ormai la cosa che scrivo + spesso è il blog, o sarà, come dice Antonella, la ns guru, che è il percorso e quindi all'inizio scriviamo tutti cose personali... anche se, che diamine, credo che nei romanzi io abbia scritto ad un livello leggermente + avanzato: alcuni fatti che ho scritto non sono altro che simboli di cose che accadevano nella mia vita mentre scrivevo, o che erano accadute poco prima, è vero, ma solo io che lo so posso pensarlo. A nessun altro che non conosca la mia vita verrebbe in mente tanto facilmente.
Cmq, ieri sera come al solito ho osservato le persone che ci sono al corso... amo osservare la gente, non ci posso far niente, dall'osservazione traggo sempre qualche spunto, anche a livello inconscio, che sia di riflessione o di scrittura. E, ora che devo scrivere una storia al giorno per tutta la settimana, bè, mi servono proprio spunti!
Siamo un gruppo numeroso, e sto cercando di entrare nelle dinamiche, oltre che di essere accettata da persone che hanno seguito un percorso insieme per tre mesi. Noi New Entries siamo un po' svantaggiati, anche se io meno degli altri. E' la mia capacità di fare amicizia anche coi sassi, non ci posso far niente. Quando penso che 10, 15 anni fa non era così, sorrido di me stessa.
Anche ieri, Miss Speciale, come abbiamo soprannominato la ragazza a cui ho accennato la scorsa volta, ha attirato particolarmente la mia attenzione. E non solo perchè era vestita in modo ancora + britchic dell'altra volta, ma perchè era seduta accanto a me, o meglio, c'eravamo io e lei e una sedia nel mezzo. Fin qui niente di strano, anche io quando mi sono dovuta scegliere la sedia, mi sono messa ad una sedia vuota di distanza dal mio vicino, per non attaccarmi troppo, e per non far vedere che cmq mi isolavo sedendomi in un posto dove c'erano tutte sedie vuote (facciamo lezione in cerchio, quindi le sedie si riempiono mano a mano a partire dal punto scelto da Antonella, ad ala attorno a lei)... ma il bello è stato che si è seduta, proferendo un buonasera quasi impercettibile, ha aperto la propria borsa, ha tirato fuori un libro, e si è messa a leggere per tutti i 10 min precedenti la lezione, senza parlare con nessuno e senza rispondere ai saluti di chi entrava. Le ho rivolto la parola un paio di volte per chiederle se voleva i biscotti che una delle ns colleghe aveva portato per tutti, ha risposto e anche sorriso quando l'ho chiamata per nome (wau, mi ricordo il suo nome, allora è vero che è importante! Il punto è che io ricordo i nomi abbastanza facilmente, quando lavoravo alla magic molti miei colleghi si sconvolgevano perchè imparavo i nomi di 20 bambini, e in 10 min) ma senza mai guardarmi in faccia. E, ho notato, non guarda mai nessuno, nemmeno quando commenta magari uno scritto o prende la parola. Come se noi non esistessimo... ci sono lei, il suo libro, il suo quaderno e la penna.
E' andata via senza salutare, e io continuo a chiedermi che cosa celi una persona così singolare. Mi attraggono le persone strane, lo ammetto. Trovo che siano interessanti da scoprire. Indipendentemente dal fatto che poi siano di merda o di cioccolata. Mi sa che ho trovato un nuovo obiettivo nella mia vita psicologica.
Poi, appena entrata ieri, Rossana, una signora che la scorsa volta era seduta accanto a me, abbastanza simpatica ma che devo ancora inquadrare, come tutti gli altri, d'altronde, ha esclamato "Eccola!" e io ???? Ok, con questo ho capito che stava parlando di me con un'altra collega e con Luca, il fantasma detentore della mailing list del gruppo, che la settimana scorsa era assente.
Il quale mi ha porto la mano e si è presentato. In quel momento, ho avvertito che ero davanti alla persona che, in quel gruppo, ha normalmente il ruolo che ho IO in altri gruppi. Due leader naturali nella stessa sala, te ne accorgi anche solo dalla stretta di mano e dal modo in cui ti guardi. Bene. Per ora ci stiamo ancora annusando, come i gatti... e litigandoci i momenti di gloria, anche se personalmente mi autoescludo per alcune cose, perchè rispetto l'opinione di chi quel corso lo sta seguendo da prima di me e ha studiato cose che io so, ma che non dovrei sapere. D'altronde, gli scritti che mi interessano di più sono quelli di Miss Speciale, dove, a quanto pare, sono l'unica a riuscire a cogliere sfumature personali e psicologiche. E quindi non parlo, anche se mi sembra che Antonella si diverta a punzecchiarla. La scorsa settimana le ha detto che era troppo criptica, stavolta, che si è impegnata a scrivere qualche parola in +, probabilmente memore della critica di 8 giorni prima, le ha detto che la storia sarebbe stata meglio + breve. Non le sta simpatica, credo, infatti ogni volta che le chiede di leggere le chiede il nome, dicendo di non ricordarlo. Che lo rimuova inconsciamente per antipatia, o lo faccia apposta, il messaggio è quello.
Io me la cavo, diciamo. I miei scritti, che mi paiono merde perchè scritti di getto e narranti eventi della mia vita, riscuotono un discreto successo tra i colleghi e presso Antonella, e, a livello di socializzazione, sono stata ammessa nei discorsi della classe 2009 che si lamentavano delle New Entries; quando ho fatto notare che ero anche io nuova, mi è stato risposto: "Ma tu si vede che sei preparata, che sai le cose e che scrivi. Si vede da come scrivi." E, se potessero vedere il mio quadernone, dal fatto che invece di prendere appunti scrivo riferimenti al mio romanzo e il nome del mio amore disperato e perduto. Ah, il bello di non essere sempre su Fb! LOL
Comunque, tutto questo significa che sono stata ammessa a pieno diritto tra loro. Se non fosse per Luca... ho come l'impressione che se non ci coalizziamo, spaccheremo presto il gruppo. Magari mi sbaglio però. Vorrei stare tranquilla, almeno mentre scrivo!
Ieri, al corso di scrittura, ho imparato questo. Ma ieri è stato anche il giorno in cui ho consegnato la tesi al professore. Certo, di lavoro da fare ce n'è ancora tantissimo. Ma ce la facciamo, stavolta l'accordo è stato fissato: in primavera avrò la mia laurea, e potrò adornarci un buco libero di muro, se lo trovo. Mi è rimasto solo il pezzo accanto al condizionatore, sopra la libreria. Ma immagino che, per quando mi daranno la pergamena vera e propria, io sarò emigrata altrove. Mi accontenterò quindi di esporre la minipergamena che ci danno alla discussione, e di tenere lo spillino d'argento sempre sul mio cappotto. E' l'unico motivo per cui mi laureo, quella spilla. La voglio anche io!
Non credo cozzerà con lo spillino del club e col mio poppy quando, a novembre, ci sarà la settimana della memoria per i caduti.
Inoltre, sto dimagrendo. Ma questa è notizia di oggi. E Tim a quanto pare ha un ragazzo, e questa è scoperta di qualche giorno fa.
Un po' triste, un po' delusa, ma liberata senza volerlo. Se sei innamorato di qualcun altro, per me vale di + di qualsiasi altra cosa. Vi vorrei far vedere l'occhietto a cuoricino che ha nella solita foto che trovo per caso, anzi, non troppo per caso. Lo stesso che potevate ammirare nella mia faccia un anno e mezzo fa, anzi, fino al 6 febbraio scorso.
Quello stesso sguardo, l'ho immaginato rivolto a me per un anno. Questa è stata la parte triste della cosa. Sapere che non era per me. La delusione è stata dovuta all'illusione che da sola, e con l'aiuto di amiche troppo ottimiste, mi ero fatta: che, visto che da tanto tempo era solo, magari avrebbe aspettato me. Illusione stupida, ma che ci volete fare? Bisogna crederci sempre, se no non ha senso!
La liberazione, invece, deriva proprio dall'illusione svanita. Non mi hai aspettato, anzi, hai fatto la tua scelta. Bene. Allora io porto avanti la mia vita. Sono io che ti lascio indietro, adesso. Tu ti sei fermato con qualcuno che non sono io, e lo accetto. E ti supero. Strano, come il cervello faccia questi balzi. La mia decisione è presa, anche se ci riflettevo su da un po', anche se il sentimento scemava. Ti lascio dove sei, finalmente. Non cercherò di cambiare le cose, perchè le cose si cambiano in due, se quello che cerchi è una relazione umana con qualcuno. Non è giusto nei confronti di me stessa continuare a pensare a te, se te pensa a qualcun altro. Finchè non c'era nessuno, potevo pensare di attirare la sua attenzione anche da qui. Ma mettermi a lottare contro l'occhio a cuoricino, per me è ancora peggio che cercare di correggere il difettuccio di fabbrica datogli da ns signore. amen.
Così Tim è libero di andare, o meglio, di restare dov'è. D'altronde, a ben pensarci, non mi ha mai dato segno di volersi muovere, non verso di me. Qualcuno direbbe che mi ha usata per i suoi loschi affari, lo ha fatto fino a ieri, ieri quando, appunto, che strana coincidenza, io ho scritto uno stato di Fb dedicato a lui, e al fatto che per un anno c'ero stata io a ricordargli di aggiornare il sito e quant'altro, e che ora che non c'ero +, speravo che prima o poi qualcuno gli facesse notare che Natale era passato e che aveva un altro ingaggio (sul suo sito campeggiava ancora la news che questo natale avrebbe fatto dick w.), e, magicamente, il suo sito viene aggiornato.
Mi leggi ancora, allora, anzi, ti vieni a spulciare la mia bacheca, ora che, per un'amicizia in comune, possiamo farlo l'uno con l'altra, e ti diletti col traduttore di google. O, a scelta, con tuo cugino Giovanni, che di italiano, oltre al nome, ha anche le origini.
Ma penserò che sia una coincidenza, nonostante alle coincidenze io non creda molto, anche se resta una grossa soddisfazione.
Per assurdo, la mia vita sta andando avanti senza che io lo abbia voluto, nè richiesto, proprio adesso che mi pare che niente abbia un senso. E' il punto di non ritorno della storia, o forse l'ostacolo che ci immette nel vivo, questo mese di gennaio in cui accadono cose per la prima volta dopo mesi. Lo scopriremo solo vivendo.
2 commenti:
bah che dirti....nn so se siano coincidenze...xò i fatti sn alquanto strani...soprattutto x i tempi...come sempre sn supposizioni xè mr d nn ci da modo di avere prove concrete di niente...once again tacci sua! ma cu bo fa?? io ni darei come si dice da noi na botta ni capo...ma tanto sarete 2 faccine occhi luccicosi e poi lui esploderà in faccia di un rosso vergogna..ma vedi te...
mi dipingo la faccia di un rosso vergogna... perchè secondo te io che fine faccio? Cmq alla fine non credo ci rivedremo tnt presto... spero per allora di aver riacquistato un po' di lucidità e di saper reagire in modo adulto all'incontro e al suo rossore..
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